Coldiretti: a Ferrandina cultura dell’olio e valorizzazione del territorio. Ecco l’incontro

Il gruppo Giovani Impresa Coldiretti di Matera accoglie l’arrivo dell’estate con i profumi e il sapore dell’olio di oliva lucano.

L’occasione è stato un incontro organizzato a Ferrandina, presso il suggestivo chiostro del monastero di San Domenico, dal titolo “Il sapore dell’olio”.

Giovani agricoltori lucani, accompagnati dal coordinatore provinciale del movimento Giovani Impresa Coldiretti di Matera, Gianpiero De Simone, operatori del settore olivicolo e amanti della dieta mediterranea, si sono dati appuntamento all’ombra del monumentale porticato dove l’avvio della manifestazione è stato scandito dai saluti del sindaco di Ferrandina, Carmine Lisanti.

Nell’accogliere i presenti il primo cittadino ha sottolineato il legame ancestrale della Città di Ferrandina con l’olivicoltura, connessione testimoniata sia dalla scoperta archeologica di un frantoio risalente al IV secolo a.C., i cui reperti sono conservati nel locale museo Mafe, che dalla coltivazione del pregiato patrimonio di biodiversità rappresentato dalla varietà di oliva Majatica, da cui si ricavano olio prelibato e famose olive al forno.

A seguire, il presidente della Federazione provinciale dell’organizzazione agricola, Pietro Bitonti, ha illustrato la forza del connubio tra valorizzazione del territorio e produzione olivicola e olearia.

In tale senso ha richiamato all’attenzione dei giovani presenti all’incontro l’istituzione della certificazione di provenienza “Olio lucano IGP” e la recente legge regionale sull’oleoturismo, strumento quest’ultimo che può agevolare le imprese che decidano di intraprendere percorsi oggi consentiti dalla cosiddetta legge di Orientamento, in vigore dal 2001 e fortemente sostenuta dalla Coldiretti.

Nell’introdurre l’inizio dei lavori, il vicedirettore della federazione provinciale Coldiretti di Matera Salvatore Galeandro ha rimarcato altresì il fondamentale ruolo di custodia dei territori svolto dalle aziende agricole, sottolineando in particolare come la coltivazione degli ulivi garantisca salute ambientale e deterrenza contro il progressivo spopolamento, soprattutto nelle aree interne del Paese.

L’evento è proseguito con un laboratorio di introduzione all’analisi sensoriale degli oli a cura di Antonio Racioppi, assaggiatore esperto di olio di oliva e componente del consiglio direttivo della OP regionale Assoprol Basilicata Società Cooperativa Agricola.

Racioppi ha guidato i presenti in un percorso di assaggio tra oli di diversa origine vegetale, oli di oliva “difettati” e oli extravergine di oliva, fornendo informazioni utili a compiere scelte di consumo consapevoli e rispondendo ai numerosi quesiti provenienti dalla platea, che ha manifestato vivo interesse all’argomento.

A chiusura della mattinata, la responsabile Simona Canitano ha accolto gli ospiti nell’attiguo museo archeologico Mafe, le cui installazioni multimediali rievocano i primi insediamenti locali di epoca magnogreca, le vestigia del Castello di Uggiano.

Custodite, inoltre, all’interno del museo le imponenti lapidi pressorie del frantoio del IV secolo a.C. rinvenuto nell’agro ferrandinese, reperti archeologici che hanno suscitato la generale curiosità tra i visitatori.

Presenti all’evento, oltre al sindaco, anche l’assessore alla cultura del Comune di Ferrandina, Pierluigi Di Biase, e il consigliere comunale Leonardo Stigliano.