Aria di protesta in Canada.
Dal 22 Gennaio sono scesi in strada i manifestanti del cosiddetto “Freedom Truck Convoy“, la protesta contro le misure anti-Covid e l’obbligo vaccinale cominciata un paio di settimane fa a Ottawa, quando un gruppo di camionisti si è riunito nella capitale paralizzandola con circa 100 camion.
Secondo la Bbc, le autorità canadesi hanno dichiarato che si sono uniti alla protesta migliaia di dimostranti.
Circa un quarto dei cento mezzi pesanti avrebbe a bordo dei bambini, fatto che complica il potenziale intervento delle forze dell’ordine.
Nella capitale è stato dichiarato da qualche giorno lo stato di emergenza.
A causa dei blocchi, tre delle più grandi case automobilistiche del mondo, Ford, Toyota e General Motors, hanno annunciato la chiusura temporanea delle loro fabbriche nel Paese nordamericano perché manca il sufficiente approvvigionamento di componenti.
Anche il gruppo Stellantis, che controlla Fiat Chrysler, ha annunciato ritardi nella produzione nella sua fabbrica in Ontario per la mancanza di pezzi.
Il premier Trudeau ha affermato in proposito:
“Non hanno il diritto di bloccare la nostra economia e la nostra democrazia”.
Ma i dimostranti hanno più volte dichiarato la protesta non cesserà fino a quando le nuove restrizioni non saranno revocate.