Matera: “Danneggiati luoghi con vincoli di salvaguardia e tutela”! La decisione del consiglio comunale

“Dopo una lunga discussione e un confronto costruttivo tra le forze politiche di qualità presenti, il consiglio comunale ha votato all’unanimità un documento con il quale esprime una presa di posizione netta nei confronti dei lavori eseguiti da Invitalia“.

Questo l’inizio del comunicato con cui la consigliera comunale del movimento cinque stelle di Matera, Mimma Carlucci, commenta l’atto dell’assise cittadina con cui si prende posizione sui lavori eseguiti su Murgia Timone:

“È il risultato dei lavori della seduta consiliare a seguito della presa d’atto della relazione finale riveniente dalla Commissione Speciale istituita per la ‘Salvaguardia del Parco Murgia’.

Il lavoro di commissione condotto nei mesi scorsi ha portato alla luce diverse considerazioni di natura tecnica grazie ai numerosi interventi di progettisti, tecnici del settore e associazioni.

Le considerazioni nascono dalla presa d’atto che la sensibilità con cui si è operato in materia di Recupero, Riqualificazione e Valorizzazione per cui sono stati finanziati gli interventi con Legge 208/2015 com. 347 rispetto ai siti rupestri e a quelli preistorici della murgia materana, non ha tenuto conto del carattere preciso e unico dei luoghi sui quali insistono vincoli di salvaguardia e tutela.

E’ uno scontro di idee tra chi immaginava per il parco uno sviluppo economico spinto, un turismo di massa e chi invece immaginava di percorrere gli antichi sentieri, nel silenzio e nell’abbandono sensoriale al patrimonio culturale e ambientale murgiano.

Il mancato confronto di idee, tra chi per indiscussa professionalità ha approntato il progetto e chi per onestà di scelta avrebbe dovuto intervenire interpretando in maniera coerente i vincoli che la Legge 771/1986 in primis e il Piano del Parco della Murgia Materana poi, impongono all’area, ha portato ad uno squilibrio e contrapposizione di valori tra recupero e salvaguardia, tra riqualificazione e tutela, tra valorizzazione e conservazione.

Oggi, a progetti approvati e lavori eseguiti in conformità agli stessi, al netto di ulteriori accertamenti di difformità di alcune lavorazioni da parte dei competenti uffici, non resta che progettare in tempi rapidi un modello di gestione per la cura del Bene Comune, al fine di evitare ulteriori danneggiamenti dei luoghi e dispendio di ulteriori risorse pubbliche, avviando un percorso condiviso con la società civile, per mezzo dei suoi rappresentanti di associazioni ed organizzazioni professionali, in relazione alle procedure di conservazione, salvaguardia e tutela del patrimonio.

Da questa vicenda, un dato emerge un dato certo: ciò che ha portato al tanto discusso risultato è stata la carenza di comunicazione e confronto in fase di progettazione tra le parti coinvolte e il mancato ascolto della società civile.

Per tutti questi motivi il Movimento 5 Stelle intende farsi carico di aprire un confronto con la città libero dai condizionamenti delle scadenze degli appuntamenti e con il reale spirito di condivisione delle sensibilità di quanti ne vorranno fare parte.

Esattamente quanto da sempre dichiarato dall’Amministrazione Bennardi e che sta trovando positivo riscontro anche nella dialettica consiliare al quale stanno partecipando attivamente tutte le forze politiche che hanno a cuore la città e non gli interessi personali”.