Lo ha detto il ministro degli esteri Luigi Di Maio a Mattino 5:
“Stiamo lavorando dal primo giorno per mitigare l’impatto della guerra sulle famiglie e le imprese italiane.
C’è l’impegno del governo nel cercare forniture di gas oltre a quello russo.
A partire dall’Algeria, avremo una partnership energetica più forte, da parte loro c’è una grande disponibilità per sostenerci sia a breve che lungo termine.
Non stiamo entrando in guerra, stiamo rispondendo a una richiesta di aiuto, fornendo supporto economico e militare all’Ucraina.
Si tratta di legittima difesa, è un Paese invaso da Putin.
Le bombe russe stanno cadendo sulle case dei civili, questi sono crimini di guerra.
Vladimir Putin deve sedersi al tavolo della pace, e non lo farà con la gentilezza.
Solo così possiamo farlo arretrare, ma stiamo lavorando per la pace.
Noi dobbiamo fermare prima possibile la guerra, lavorare per la pace, però per arrivare alla pace non è che Putin lo porteremo a dialogare chiedendoglielo per favore, dobbiamo alzare il fronte e oggi quella barriera sono gli ucraini, le sanzioni e il sostegno finanziario.
Non portiamo la Nato in guerra non c’è un solo soldato della Nato coinvolto in quella guerra proprio per evitare lo scontro e il conflitto in Europa.
Loro non si aspettavano che l’Unione europea reagisse così.
L’Ue sta reagendo pacificamente utilizzando le sanzioni economiche e loro invece si aspettavano che l’Ue potesse disgregarsi, dividersi, è invece siamo rimasti uniti e stiamo rispondendo pacificamente contro l’aggressione all’Ucraina“.