Continua a rallentare la corsa del Covid in Italia.
È quanto emerge dall’ultimo monitoraggio del ministero della Salute e Istituto superiore di Sanità: prosegue infatti la discesa dell’incidenza settimanale dei casi di coronavirus a livello nazionale: 433 ogni 100.000 abitanti (25/02/2022-03/03/2022) contro 552 ogni 100.000 abitanti della scorsa settimana.
Nel periodo 9-22 febbraio, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è invece stato pari a 0,75 (range 0,67-0,96), al di sotto della soglia epidemica, rispetto allo 0,73 della scorsa settimana.
Il tasso di occupazione per pazienti Covid nei reparti di aree mediche a livello nazionale è al 14,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 3 marzo) rispetto al 18,5% della settimana precedente.
Il tasso di occupazione dei reparti di area medica scende dunque sotto la soglia di allerta del 15% per la prima volta dallo scorso 23 dicembre, quando era stato pari al 13,9% .
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è invece al 6,6% rispetto all’8,4% della settimana precedente.
Inoltre, la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggera diminuzione (16% contro il 18% della scorsa settimana).
È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (35% vs 33%), come anche quella dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (49% vs 48%).
Secondo i dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia, tutte le regioni sono classificate a rischio basso.
Otto regioni riportano almeno una singola allerta di resilienza, nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.
Per quanto riguarda la Basilicata, come anticipato dalla Fondazione Gimbe, calano ancora i nuovi positivi.