A Bernalda, in data odierna è stato istituito il Comitato per la Promozione Linguistica e l’Apprendimento delle Lingue Straniere con delibera di giunta e parere espresso all’unanimità.
L’istituendo Comitato è costituito dalle seguenti professionalità:
- prof.ssa Paola Distasi in qualità di Componente Esperto;
- dott.ssa Tiziana Viggiano, Consigliere Comunale con delega alla “Promozione Culturale – Magna Grecia – Unesco – Comunicazione – Asilo Nido – Risorse Umane”;
- sig.ra Vita Maria Scocuzza, Consigliere Comunale con delega “Gemellaggi”.
Esso potrà proporre iniziative, programmi e/o progetti di grande valenza culturale e formativa senza alcun onere per il bilancio del Comune, in quanto i suoi componenti non hanno diritto ad alcun gettone, compenso o rimborso spese per l’attività svolta.
Con questa importante delibera, l’amministrazione punta a rafforzare la coesione sociale, il dialogo interculturale, la costruzione europea e la diversità linguistica non solo per accrescere la mobilità e l’occupazione delle persone, ma anche per raccogliere le sfide internazionali e a carattere umanitario che si fanno sempre più pressanti in questi giorni.
Una delle principali prerogative che il Comitato intende perseguire e raggiungere è infatti l’attivazione dei corsi gratuiti di lingua italiana per immigrati, al fine di permettere loro una più efficace partecipazione e integrazione nel contesto sociale e professionale della nostra comunità.
Inoltre, anche per un territorio come il nostro, tradizionalmente vocato al turismo e all’accoglienza, appare quanto mai necessario potenziare le conoscenze e competenze linguistiche degli operatori locali (baristi, ristoratori, operatori balneari), per i quali saranno attivati corsi di lingua inglese.
La prof.ssa Distasi ha dichiarato:
“Imparare una lingua straniera significa non solo potersi esprimere ed essere ascoltati, ma anche aprirsi alla conoscenza di altre culture e accedere ad altre visioni del mondo; il multilinguismo amplia i nostri orizzonti e ci rende più tolleranti, abbattendo quelle barriere, soprattutto culturali, che ci impediscono di accogliere lo straniero”.