In crescita l’indice di contagio che si attesta a 0,83; sale anche l’incidenza che fa registrare 510 casi ogni centomila abitanti.
È quanto emerge dalla bozza del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute sull’emergenza Coronavirus in Italia.
Nel dettaglio, l’indice di contagio arriva a 0,83 rispetto allo 0,75 della scorsa settimana e sale anche l’incidenza dei casi Covid che, questa settimana, si attesta a 510 per 100mila abitanti rispetto a 433 per 100mila della settimana precedente.
Buone notizie dagli ospedali: l’occupazione delle terapie intensive scende al 5%, quella delle aree mediche vede ricoveri in calo al 12,9%.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 5,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 10 marzo) contro il 6,6% della corsa settimana (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 03 marzo).
Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è invece al 12,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 03 marzo) rispetto al 14,7% della settimana precedente (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 03 marzo).
Cinque regioni sono a rischio moderato.
Le restanti regioni/ppaa sono classificate a rischio basso secondo il dm del 30 aprile 2020. Sono 9 le regioni/ppaa che riportano almeno una singola allerta di resilienza.
Una regione/pa riporta molteplici allerte di resilienza.
Per quanto riguarda la Basilicata, come anticipato dalla Fondazione Gimbe nel suo rapporto, si assiste ad un “lieve aumento dei nuovi casi”.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (17% contro il 16% della scorsa settimana) ed è in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37% contro il 35%), mentre diminuisce quella dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (46% rispetto al 49%).