“Sulla nuova giunta del Bardi bis è indispensabile un chiarimento in seno al Consiglio Regionale, con una mozione di sfiducia della minoranza o con un voto costruito ad hoc su un documento avente il valore di una fiducia alla nuova squadra per far emergere chi stia giocando sul serio per la squadra e quali siano le forze di opposizione”.
A chiederlo è il segretario del Psi di Basilicata, Livio Valvano, che invita il Governatore Bardi a “chiarire subito” altrimenti sino alle “elezioni politiche assisteremo solo ad un mercimonio, spettacolo tutt’altro che edificante per la Basilicata”.
Un consiglio che per Valvano andrebbe raccolto:
“Anche e soprattutto dalle opposizioni in Consiglio Regionale che bene farebbero a farsi promotrici dell’iniziativa poiché la chiarezza delle posizioni politiche è il bene più importante per un qualunque governo locale, figuriamoci per garantire energia e alimento politico-programmatico dell’Ente Regione.
Ma ecco la nuova formazione che sta per scendere in campo nel secondo tempo, con due conferme e tre novità: Fanelli, promosso, riconfermato ma passa dall’agricoltura alla sanità; Merra, promossa a pieni voti resta alle Infrastrutture; Baldassarre, new entry, all’Agricoltura; Bellettieri, new entry, riceve la delega alle attività produttive ed Acito si farà carico del lavoro più difficile con la delega all’Ambiente.
Era già iniziato il secondo tempo, visto che siamo a 3 anni dalle elezioni di marzo 2019 e questi cambiamenti nella squadra di governo, azzerata due settimane fa dopo che la Lega aveva chiamato un time out.
Ed è solo la Lega che, oltre ad aver dettato i tempi, esce fuori da questa verifica mantenendo inalterata la sua delegazione in Giunta con la riconferma dei due assessori.
Il rafforzamento della LEGA, però, non equivale a un rafforzamento della maggioranza e della credibilità del Governo Regionale.
Anzi. È chiaro ed evidente a tutti, sicuramente allo stesso Presidente Bardi, che la verifica ha prodotto danni su tutti i fronti, interni alla maggioranza, innanzitutto, ma anche e soprattutto nel rapporto con l’opinione pubblica lucana.
Non è stato uno spettacolo dignitoso e lo stesso Governatore, nella comunicazione a mezzo stampa, fa bene a preoccuparsi delle emergenze e degli incubi che stanno avanzando tra la gente a causa dei fenomeni economici in atto, procurati dalla crisi sanitaria e adesso acuiti dal conflitto Russo-Ucraino.
Mentre la maggioranza era con lui occupata in un interminabile duello senza esclusione di colpi per la contesa delle poltrone di Via Verrastro, i cittadini, i disoccupati, i pensionati, i lavoratori, gli agricoltori, gli artigiani, i commercianti, le piccole e le medie imprese, i professionisti, insomma la società reale in carne e ossa ha iniziato a pagare il conto assai salato dell’assenza di un governo adeguato ad attutire quanto sta accadendo.
Alla pompa di benzina, dal fornaio, nei supermercati, all’ufficio postale per le bollette e in tutte le aziende energivore, la crisi energetica internazionale sta colpendo pesantemente l’Italia e la Basilicata. E le ulteriori compensazioni petrolifere che fine hanno fatto?
Noi auspichiamo e facciamo il tifo affinché il Governatore, dopo il lungo time-out e l’attività di spogliatoio, sappia rimettere in gioco la nostra squadra cioè la Basilicata che sta perdendo e che probabilmente non rimonterà perchè ha bisogno di recuperare su troppi fronti. In tutta onestà non pensiamo che ci siano i margini per vincere la partita, circostanza che ai più appare assai improbabile.
La partita è persa, ma si potrebbe almeno giocare un secondo tempo dignitoso e utile per i lucani. Per farlo, però, è necessario serrare i ranghi e lavorare con la massima compattezza”