Accoglienza di profughi ucraini in Provincia di Matera: ecco gli ultimi aggiornamenti

Si è tenuta il 21 Marzo, presieduta dal Prefetto di Matera, Dott. Sante Copponi, la consueta riunione settimanale della “Unità di Crisi” per l’esame delle problematiche riguardanti l’accoglienza dei cittadini ucraini, soprattutto donne e bambini, in fuga dagli eventi bellici.

All’incontro hanno partecipato:

  • i Sindaci dei Comuni della provincia;
  • la Dott.ssa Pulvirenti, Direttore Generale ASM;
  • il Questore;
  • il Comandante Provinciale dei Carabinieri e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza;
  • il Direttore della Caritas Diocesana;
  • i rappresentanti delle Associazioni del Terzo Settore impegnate nell’accoglienza ai migranti ed i Responsabili dei Centri di Accoglienza dei Richiedenti Asilo, attivi in questa provincia.

In apertura dei lavori, il Prefetto ha fornito i seguenti dati relativi alla presenza dei cittadini ucraini ospitati in questa provincia: nr 165 (di cui 80 minori) e 2 m.s.n.a.

Sono stati, inoltre, forniti i dati dei posti attualmente disponibili nell’ambito del sistema CAS, che ammontano a nr 124 quelli gestiti dai Comuni che hanno sottoscritto accordi con la Prefettura, mentre sono pervenute offerte per circa 300 posti nei CAS, ambito sistema Prefetture, per i quali sono in corso di definizione le attività di verifica necessarie, ai fini dell’aggiudicazione.

Il Questore di Matera e il Direttore Generale della ASM hanno illustrato le attività sinora svolte per la identificazione e la effettuazione dello screening sanitario.

Per quanto riguarda l’inserimento dei minori in età scolare nelle strutture scolastiche, è stato ribadito che ciò sarà possibile solo dopo che l’ASM avrà preso in carico i minori ed effettuati tutti gli accertamenti ai fini della somministrazione delle vaccinazioni obbligatorie.

Il Prefetto ha assicurato che adotterà subito una circolare ai Comuni, ASM e Ufficio scolastico provinciale con tutte le indicazioni necessarie.

Il Prefetto ha poi illustrato i contenuti del decreto legge in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, con il quale il Dipartimento della Protezione Civile autorizzato a definire, a livello nazionale, ulteriori forme di accoglienza diffusa diverse da quelle previste nell’ambito del sistema CAS, da attuare mediante i Comuni, enti del terzo settore, associazioni di volontariato, enti religiosi prevedendo sostanziale omogeneità con il sistema CAS (per un totale di 15.000 posti), nonché prevedere forme di sostentamento a coloro che hanno trovato una autonoma sistemazione (per un totale di 60.000 posti).

Il Prefetto ha assicurato che appena si conosceranno i contenuti della Ordinanza di Protezione Civile si terrà una apposita riunione, per un approfondimento delle competenze attribuite e delle attività da svolgere per implementare il livello del coordinamento operativo tra tutti i soggetti impegnati nell’accoglienza.