Riceviamo e pubblichiamo di seguito il comunicato dei Carabinieri giunto alla nostra Redazione:
“I Carabinieri della Stazione di Barile e dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Melfi (PZ) hanno arrestato, in flagranza di reato, un 31enne, domiciliato in Barile, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della convivente.
I fatti alla base del risultato operativo sono maturati nella serata di martedì scorso, 5 marzo, intorno alle 19,00, quando nei pressi della zona commerciale del citato comune, lungo la strada statale che conduce a Rionero in Vulture (PZ), i militari, nel corso di un servizio di controllo del territorio, sono intervenuti dopo aver notato la donna, anch’ella 31enne, nel mentre affannosamente chiedeva aiuto, in quanto inseguita da un uomo.
Questi, nella circostanza, ha anche minacciato ed aggredito una seconda donna, che, a bordo della propria autovettura, veicolo colpito a pugni, resasi conto di quanto stesse accadendo, si era fermata per dare soccorso alla malcapitata, tanto che, spaventata, è stata indotta ad allontanarsi.
Una volta bloccato il soggetto, i Carabinieri si sono resi conto che si trattava del convivente della vittima, accertando peraltro che la stessa presentava lesioni al volto e riferiva di essere stata anche picchiata dal compagno.
L’intervento degli operanti si è dimostrato essere risolutivo, in quanto, nel volgere di pochi minuti, gli stessi hanno appurato quali fossero i tratti salienti della vicenda da poco consumatasi, grazie alle informazioni immediatamente raccolte appena giunti sul posto, cogliendo, tra l’altro, sia lo stato di agitazione della donna che l’atteggiamento aggressivo dell’uomo.
In particolare, la ricostruzione effettuata ha consentito di stabilire che il tutto era scaturito da futili motivi, tali da alimentare uno stato di tensione e violenza del 31enne, il quale, colpendo la convivente, le aveva cagionato delle lesioni sul volto, che, a seguire, all’esito della visita dei sanitari, sono state giudicate guaribili nel giro di alcuni giorni.
Ancorpiù che le verifiche effettuate hanno dato modo ai Carabinieri di apprendere che si trattava di comportamenti perduranti negli ultimi giorni e mai denunciati dalla vittima, consistiti in continui maltrattamenti che la esponevano ad una serie di atti lesivi della integrità fisica e della dignità morale, privandola altresì, in più occasioni, della sua libertà personale.
Tanto che l’uomo avrebbe impedito alla giovane donna di uscire dall’abitazione per intere giornate, chiudendo la porta a chiave e rivolgendole minacce di morte qualora la stessa avesse lasciato la dimora ed interrotto il loro rapporto, danneggiando anche le suppellettili della casa.
I gravi elementi probatori raccolti hanno determinato l’arresto dell’individuo – nei cui confronti vale naturalmente la presunzione d’innocenza – proprio per le descritte condotte, penalmente rilevanti, oramai classificate come ascrivibili alle cosiddette ipotesi di “Codice Rosso”.
In ordine ad eventi del genere, si ricorda, ancora una volta, quanto suggerito nel tempo, vale a dire informare celermente i Carabinieri, attraverso il NUE 112 di pronto intervento, od anche rivolgendosi direttamente ai numerosi presidi del Comando Provinciale Carabinieri di Potenza, distribuiti capillarmente nei numerosi comuni del potentino, così da consentire di predisporre rapide risposte.
Sottolineando pure che, in siffatte occasioni, come stabilito dalle modifiche normative che hanno interessato lo specifico settore, generalmente racchiuse, come anzidetto, nel termine “Codice Rosso”, i Carabinieri, in accordo con l’Autorità Giudiziaria, potrebbero adottare specifiche ulteriori misure a protezione e sostegno delle vittime di tali comportamenti delittuosi”.