“I provvedimenti di oggi valgono 14 miliardi, che si aggiungono ai circa 15,5 miliardi dei precedenti, quindi siamo a un totale di circa 30 miliardi già spesi, ovvero circa 2 punti percentuali del Pil.
E vorrei far notare che lo abbiamo fatto senza ricorrere a scostamenti di bilancio”.
È quanto ha dichiarato il premier Mario Draghi illustrando il decreto aiuti approvato in serata dal Consiglio dei ministri.
Il premier ha aggiunto:
“I provvedimenti di oggi affrontano il caro-vita, l’accelerazione dei prezzi dipende in larghissima misura dai prezzi dell’energia.
E questo significa che si tratta di una situazione temporanea che va affrontata con strumenti eccezionali.
Con il decreto aiuti arriverà un contributo una tantum da 200 euro per dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati fino a 35mila euro di reddito“.
A spiegare il funzionamento è il ministro dell’Economia Daniele Franco:
“Il Governo ha stanziato oltre sei miliardi, diretti principalmente a finanziare il sostegno ai redditi con un “bonus” di 200 euro, con l’aumento del prelievo straordinario sulle aziende importatrici e produttrici di energia che hanno realizzato extra-profitti grazie ai prezzi energetici.
La tassa sugli extraprofitti sale al 25%. Non solo.
Abbiamo esteso anche al 31 dicembre la garanzia sui prestiti bancari alle Pmi e alle imprese maggiori attraverso Sace“.
Il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha aggiunto:
“Il bonus interviene sulle fasce più deboli di pensionati e lavoratori, riequilibrandoli rispetto allo choc che la crisi ha avuto e rispetto ai sovraprofitti.
È prevista un’estensione, con esito sociale positivo, della platea delle persone beneficiarie del bonus energia con le famiglie numerose e aggiungo che è previsto un fondo per un supporto a studenti e lavoratori sui trasporto pubblici che consente uno sconto sugli abbonamenti e questo attenua l’effetto sui salari più bassi”.
Ancora il premier, in conferenza stampa, ha sottolineato come:
“Il decreto aiuti si estende in molte aree: approviamo liberalizzazioni, riforme nel settore delle energie rinnovabili, che ci permettono di accelerare la transizione ecologica, di fare quello scatto negli investimenti nelle rinnovabili, che contribuiranno a renderci più indipendenti dal gas russo.
La strategia del governo è affrancarsi più rapidamente possibile dall’importazione di gas dalla Russia.
Il progresso fatto in questi mesi è straordinario”.