In un comunicato stampa, Pasquale Doria, referente Associazione “Amici della Biblioteca” T. Stigliani di Matera, denuncia:
“Non è mai stato semplice dire cosa è normale.
È sicuramente anormale andare in biblioteca, chiedere un libro e vederselo consegnare ‘decorato’ di guano.
Problema che ne introduce un altro, di carattere igienico sanitario.
Il disagio è stato segnalato dai lettori e, di conseguenza, dal sindacato che, in una lucida nota, ha descritto le condizioni inaccettabili in cui versano alcuni ambienti della Biblioteca Tommaso Stigliani, ora frequentata anche da vari tipi di pennuti, alcuni dei quali, intrappolati, dopo aver smesso di svolazzare ovunque, giacciono senza vita tra uno scaffale e l’altro.
Tutto questo, a sei mesi dall’ultima protesta in piazza per scongiurare la lenta agonia di un’istituzione d’eccellenza del territorio provinciale.
A che punto è il discorso deleghe?
Intanto, si avvicina il tempo di nuovi pensionamenti, assenze che finiranno per pesare in termini drammatici su un servizio pubblico già da tempo ridimensionato.
Dalle cronache nazionali si apprende che la Biblioteca di Cesenatico sta prolungando l’orario di apertura fino alle 22,30 il lunedì e il mercoledì.
Da noi, invece, meglio ricordarlo, è aperta la sera, fino alle 18,30, solo il martedì e il giovedì.
È un’attività a mezzo servizio, nonostante il suo patrimonio librario da fare invidia alle più grandi biblioteche italiane.
Soprattutto Regione e Provincia sono per l’ennesima volta chiamate a dare risposte concrete, attese ormai da anni.
Le istituzioni sono debitrici nei confronti della Biblioteca provinciale.
Occorrono misure riparatore per valorizzare un patrimonio che potrà essere salvato e continuare a essere pubblico solo con una passione incessante, forte e costante.
Atteggiamento che vale in tutti quei luoghi che appartengono alla comunità, specialmente quelli in cui la ricerca di libertà e d’indipendenza diventano la risposta al nostro bisogno di vita e di cultura, una concreta volontà di condividere il nostro desiderio con il desiderio degli altri.
Prendersi cura della Biblioteca Tommaso Stigliani è prendersi cura di noi stessi“.