Ecco quanto emerge dagli ultimi dati del monitoraggio della Cabina di Regia dell’Istituto superiore di Sanità:
- questa settimana, l’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,96 (range 0,89 – 1,01), sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente.
- L’indice di trasmissibilità – aggiunge l’Iss – basato sui casi con ricovero ospedaliero è al di sotto della soglia epidemica ed in calo rispetto alla settimana precedente: Rt a 0,84 (0,82-0,87) al 3 maggio, contro un Rt a 0,91 (0,88-0,94) al 26 aprile.
- Scende l’incidenza settimanale a livello nazionale: 458 ogni 100 mila abitanti, contro i 559 ogni 100 mila abitanti della scorsa settimana.
- Il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 3,4 per cento, contro il 3,7 per cento della scorsa settimana.
- Il tasso di occupazione – aggiunge l’Iss – in aree mediche a livello nazionale scende al 12,6 per cento, contro il 14,5 per cento della scorsa settimana.
- Nessuna Regione/Provincia autonoma è classificata a rischio alto.
- Tre Regioni sono classificate a rischio moderato, di cui due per molteplici allerte di resilienza.
- Le restanti sono classificate a rischio basso.
- Tredici Regioni/Province autonome – aggiunge l’Iss – riportano almeno una singola allerta di resilienza.
- Due Regioni riportano molteplici allerte di resilienza.
- La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile: 13 per cento contro il 12 per cento della scorsa settimana.
- Anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi rimane sostanzialmente stabile (43 per cento contro 42 per cento), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (44 per cento contro 46 per cento).
Per quanto riguarda la Basilicata, come anticipato da Gimbe nel suo rapporto, diminuiscono i nuovi casi.