Dopo gli incendi avvenuti negli stabilimenti balneari di Scanzano Jonico fra l’opinione pubblica si diffonde sempre di più una domanda più che lecita: Si tratta davvero di incidenti casuali?
Infatti, dopo gli avvenimenti delle scorse notti, anche il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, espone i suoi dubbi sulla vicenda:
“Gli ultimi incendi in pochi giorni che hanno interessato gli stabilimenti balneari di Scanzano Jonico, con tutta probabilità dolosi, lanciano l’ennesimo allarme da un territorio in cui il tema della legalità deve essere al centro dell’azione politica dell’intera regione.
Occorre non sottovalutare i fenomeni criminosi che si stanno sempre più radicando in Basilicata.
L’istituzione della Dia è stato sicuramente un passo importante: un plauso va all’attività del procuratore della Repubblica per l’operazioni di contrasto alla criminalità organizzata, ma c’è bisogno di una mobilitazione della società civile tutta.
Abbiamo celebrato il primo Maggio a Scanzano proprio per chiedere alle istituzioni di uscire dall’ambiguità e di essere presenti a Scanzano con importanti presidi di legalità.
E uno di questi è proprio la Città della pace, strumento importante per la lotta al caporalato, l’altra faccia della illegalità in questa terra ricca di risorse, dall’agricoltura alle splendide coste.
Bisogna dire basta a questa cultura del sopruso, del ricatto, dello sfruttamento.
Chiediamo pertanto alla Regione Basilicata un primo segnale di vicinanza non solo a parole, ma con i fatti, completando nell’immediato l’iter per l’apertura della Città della pace, simbolo dell’accoglienza e della legalità”.