Alla luce della decisione presa sul posporre il Consiglio regionale sulle dichiarazioni del Consigliere Rocco Leone, i gruppi di minoranza in Consiglio regionale Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Italia Viva, al termine della conferenza hanno dichiarato:
“Sono incomprensibili e davvero risibili le motivazioni con le quali la maggioranza di centrodestra che sostiene il Presidente Bardi ha deciso di tenere il Consiglio regionale sulle dichiarazioni sessiste del consigliere Rocco Leone il 28 Giugno 2022.
La nostra proposta era quella di tenere il Consiglio regionale sulle frasi sessiste del Consigliere Rocco Leone già il prossimo 31 Maggio p.v. tenuto conto l’impegno preso a seguito dell’incontro tenuto con la Commissione Per le Pari Opportunità che aveva deciso, sull’argomento, di mantenere un presidio fisso in Consiglio Regionale.
Le motivazioni addotte dai partiti di centrodestra lucano per rimandare al 28 Giugno 2022 il Consiglio regionale sulle frasi inqualificabili del Consigliere Rocco Leone che hanno fatto il giro d’Italia sono che l’esito di tale Consiglio potrebbe influire sull’esito delle prossime elezioni amministrative: tesi bislacca che, se fosse condivisa, significherebbe che sarebbe inutile fare qualsiasi altro Consiglio regionale perché potrebbe influire sulle prossime elezioni amministrative.
Tesi altresì assurda perché per evitare di discutere di argomenti che evidentemente metteranno in imbarazzo il Presidente Bardi si preferisce evitare di discuterne sperando che il tempo possa far diminuire l’indignazione del popolo lucano.
Dal canto nostro non lasceremo che i partiti che sostengono il Presidente Bardi, la passino liscia e chiediamo al Presidente Bardi di fare in modo che il Consiglio regionale discuta subito di quanto accaduto.
Chiediamo al Presidente Bardi di farsi carico nel ridare senso ad un Consiglio regionale evidentemente macchiato nella sua onorabilità dalle offensive frasi usate contro l’Assessore donna, Merra dal Consigliere regionale Rocco Leone”.