Bonus idrico: rimborso fino a 1000 euro! Ecco i dettagli

È stato fissato al 30 Giugno prossimo il termine per poter inoltrare le domande di rimborso delle spese sostenute nel corso dell’anno 2021 per gli interventi di efficientamento dei consumi idrici, come previsto dall’iniziativa ‘Bonus idrico’ del Ministero della Transizione Ecologica (DM n. 395 del 27/9/2021).

Fino a quella data, collegandosi all’indirizzo https://www.bonusidricomite.it sarà possibile accedere al rimborso – fino a 1.000 euro per ciascun beneficiario – per gli interventi (effettuati nel 2021) di:

  • sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto;
  • di apparecchi di rubinetteria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua.

Per inoltrare la domanda, sarà richiesto all’utente lo Spid o la carta d’identità elettronica (Cie).

Ecco alcune informazioni su come funziona e su chi ne ha diritto, riportate da “Il Sole 24 ore”:

Chi ha diritto al bonus

Possono beneficiare del bonus i maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.

In caso di cointestatari o titolari di diritto reale o personale di godimento, è possibile richiedere il bonus solo previa dichiarazione di avvenuta comunicazione al proprietario/comproprietario dell’immobile della volontà di fruirne, che dovrà essere compilata sulla piattaforma anche con i dati del proprietario.

Quanto vale l’agevolazione e quali lavori sono coperti

A ciascun beneficiario è riconosciuto un bonus idrico nel limite massimo di mille euro per le spese effettivamente sostenute debitamente documentate dal 1° gennaio 1 al 31 dicembre 2021.

È possibile richiedere il bonus per le seguenti spese:

1) la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;

2) la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Le informazioni necessarie per la richiesta

Una volta entrati sulla piattaforma web, con Spid e Cie, il beneficiario fornisce le necessarie dichiarazioni sostitutive di autocertificazione:

1) nome, cognome, codice fiscale del beneficiario;

2) importo della spesa sostenuta, per cui si richiede il rimborso;

3) quantità del bene e specifiche della posa in opera o installazione;

4) specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre a specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato;

5) identificativo catastale dell’immobile (Comune, sezione, sezione urbana, foglio, particella, subalterno) per cui è stata presentata istanza di rimborso;

6) dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni;

7) coordinate del conto corrente bancario/postale (Iban) del beneficiario su cui accreditare il rimborso;

8) indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.);

9) attestazione del richiedente ove non proprietario o comproprietario, ai sensi del Dpr 445/2000, degli estremi del contratto da cui trae titolo;

10) attestazione, ai sensi del Dpr 445/2000, di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario, identificato altresì con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del predetto bonus;

11) copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.

Per i soggetti non tenuti ad emettere fattura elettronica, si considera valida anche l’emissione di una fattura o di un documento commerciale, attestante l’acquisto del bene, copia del versamento bancario o postale, documentazione del venditore idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato, come da modello disponibile sulla “Piattaforma” .

Le spese escluse

Non rientrano, invece, tra le spese ammissibili quelle relative al piatto doccia, al sedile wc e copri vaso, al bidet, al box doccia con la colonna integrata.

Non è inoltre possibile sostituire il solo vaso in ceramica secondo il limite di scarico dei 6 litri massimo senza sostituire la cassetta di scarico in quanto la norma prevede in combinazione il vaso e il relativo sistema di scarico.

Non sono compresi poi i lavandini.

Non può poi essere richiesto il contributo per installazione di autoclave e serbatoio di accumulo (avendo la residenza in zona a carenza idrica), mentre si può ottenere rimborso per la cassetta di scarico, ma non per la placca di comando.

È bene poi chiarire che non rientrano tra le spese ammissibili le opere edili e di finitura connesse alla sostituzione di vasca esistente con piatto doccia.

Possibile anche l’acquisto on line

L’acquisto può essere effettuato anche on line purché dalla fattura elettronica o altro documento commerciale emesso dal fornitore (accompagnato da documentazione del venditore idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato, e che deve essere trasmesso tramite la piattaforma) siano ricavabili le specifiche tecniche del prodotto, della posa in opera e dell’installazione, ovvero di tutte le spese per cui unitariamente si chiede il rimborso con la presentazione della domanda di erogazione del bonus idrico”.