Dopo l’annuncio della scomparsa di Mons. Michele Scandiffio, Arcivescovo emerito di Acerenza, molti illustri figure hanno voluto esprimere il loro cordoglio per la perdita che la nostra comunità ha subito.
Il Sac. Pasquale Orlando ha voluto dedicare delle parole riguardo il triste evento dichiarando:
“Chi ha avuto il dono di concelebrare con mons. Scandiffio, non può non confermare come davvero queste parole messe in incipit, descrivono bene il suo atteggiamento nella celebrazione: la viva consapevolezza di celebrare la Messa come se fosse la prima, l’unica e l’ultima.
Ancor più disarmante è il vedere quegli occhi lucidi che con fatica trattengono lacrime di devozione e commozione ogni qualvolta avviene la consacrazione.
Il momento dell’elevazione dell’ostia consacrata si manifesta visibilmente come un incontro reale tra due persone che si conoscono da sempre e in quell’incrocio di sguardi si consuma un dialogo intimo e segreto.
Gli occhi del Vescovo non possono celare la profondità e la bellezza di ciò che sta accadendo, un po’ come la singolare esperienza di Pietro, Giacomo e Giovanni sul monte della trasfigurazione:
‘È bello per noi Signore, restare qui …’.
È di fatto impossibile comprendere la personalità dell’uomo e del prete al di fuori dell’Eucaristia: ogni sua azione, ogni suo gesto rimandano sempre e solo alla logica del sacrificio eucaristico.“
Lo vuole ricordare con ammirazione il presidente della regione Basilicata, VitoBardi, che ha dichiarato:
“Mons. Michele Scandiffio, Arcivescovo emerito di Acerenza ha rappresentato per i lucani un punto di riferimento certo nel cammino semplice e totalizzante della fede.
L’umiltà profonda è il suo testamento spirituale.
Mons. Scanidiffio è stato un lucano dedicato alla Chiesa, profondamente impegnato nell’apostolato.
Da arcivescovo emerito di Acerenza lascia il suo messaggio di fiducia perenne verso i giovani, cosi come più volte ribadito durante la giornata diocesana dei giovani celebrata in occasione del suo XXX anniversario di episcopato.
Il suo ministero pastorale è stato segnato da importanti attività, dalla formazione permanente del clero e del laicato, alla prossimità educativa della comunità ecclesiale, dei giovani e dei loro percorsi vocazionali.
Anche con la scuola di formazione del laicato resta traccia del suo fare concreto.
La vita di Mons. Scandiffio è stata una vita cristiana completamente dedicata a tutti gli uomini e le donne di questa terra, una vita per ciascuno di noi lucani.”
Ne parla con grande dispiacere anche Francesco Cupparo, Assessore alle Politiche agricole e Forestali, che ha dichiarato:
“Con Mons. Michele Scandiffio, Arcivescovo emerito di Acerenza, scompare una figura prestigiosa che ha guidato i cattolici lucani in una fase importante per la rinascita delle nostre comunità che è legata soprattutto ai valori cristiani di solidarietà e di aiuto a quanti ne hanno più bisogno.
Chiunque nel proprio impegno politico ed istituzionale si richiama alla Dottrina Sociale della Chiesa si riconosce nell’impegno ecclesiale di Mons. Scandiffio e lo considera un punto di riferimento dell’agire politico e civico quotidiano.
Dell’Arcivescovo di Acerenza conservo un ricordo significativo, impregnato con la preghiera alle necessità e ai bisogni di tutti, per rinnovare l’impegno dalla parte dei più deboli.
La morte di Mons. Scandiffio cade in contemporanea ad un evento di sangue in Nigeria, dove uomini armati di fucili hanno aperto il fuoco contro i fedeli dentro una chiesa cattolica nel Sud Ovest del Paese, uccidendo diverse persone, tra cui molti bambini, che celebravano la Solennità.
Un evento che sconvolge profondamente le coscienze dei cattolici e nel ricordo di Mons. Scandiffio ci sollecita a rinnovare il nostro lavoro di servizio alle nostre popolazioni.”