Il presidente del Consiglio Mario Draghi intende introdurre un decreto ad hoc nel mese di Luglio che mirerà ad aiutare tutti i lavoratori e le famiglie alle prese con il caro bollette e il caro benzina.
Per prima cosa nel decreto del prossimo mese potrebbe comparire il taglio del cuneo fiscale, ovvero la somma delle imposte che gravano sul costo del lavoro, sia per i dipendenti che per i datori di lavoro o per i professionisti autonomi.
Per cuneo fiscale, spiega Today, “si intende la somma delle imposte (dirette, indirette, contributi previdenziali) che impattano sul costo del lavoro, sia dalla parte dei datori di lavoro, sia rispetto ai lavoratori dipendenti, autonomi o liberi professionisti.
In sostanza, il cuneo fiscale è la differenza tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro e la busta paga netta ricevuta dal lavoratore.
Attraverso questo parametro si possono quantificare gli effetti della tassazione del costo del lavoro sul reddito dei lavoratori, dell‘occupazione e del mercato del lavoro.
Secondo le ipotesi circolate finora, il taglio predisposto dal governo nel decreto di luglio dovrebbe essere operativo per coloro che guadagnano meno di 35mila euro, che però già beneficiano di uno sgravio intorno all’0,8 per cento.
Probabile che il governo decida di raddoppiarlo, passando all’1,6 per cento, e che lo renda attivo a partire da settembre fino a fine 2022.
Facendo due conti, i lavoratori avrebbero 70/80 euro in più in busta paga al mese.
E questo a prescindere dal bonus di 200 euro in arrivo da luglio”.
Il nuovo decreto di Draghi conterrà anche la conferma dello sconto sulla benzina e sul diesel.
Ovvero i 30 centesimi in meno che hanno consentito finora agli automobilisti di respirare dopo il conto del benzinaio.
Il costo di questa misura è stato calcolato in un miliardo al mese.
Visto che lo sconto sulle accise scade l’8 luglio, per coprire fino alla fine dell’anno ci vorranno quindi sei miliardi.
Un piano meno ambizioso, che prevede la copertura degli ultimi tre mesi, lo porta a 3.
Poi ci sono le bollette.
Con il taglio agli oneri di sistema e lo sconto del 5% sull’Iva per il metano domestico.
Anche qui il governo vuole confermare le misure. Per un costo totale di 6,5 miliardi.