L’analisi della situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica in Basilicata, con uno specifico focus sulla criminalità organizzata e la condivisione di misure di prevenzione e contrasto dei fenomeni delittuosi sono stati al centro della Conferenza Regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza, presieduta ieri mattina dal Prefetto di Potenza, Michele Campanaro.
Alla riunione hanno partecipato:
- il Presidente della Regione, Vito Bardi;
- il Prefetto di Matera, Sante Copponi;
- il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello, Armando D’Alterio;
- i Procuratori della Repubblica di Potenza Francesco Curcio, di Matera Pietro Argentino e di Lagonegro Gianfranco Donadio;
- il Presidente di ANCI Basilicata, Andrea Bernardo;
- il Vicesindaco di Potenza, Michele Napoli;
- il Sindaco di Matera, Domenico Bennardi;
- i vertici regionali e provinciali delle Forze di Polizia ed il Capo Sezione della neocostituita Sezione Operativa della DIA di Potenza.
In apertura di lavori, il Prefetto Campanaro ha detto:
“Questa seduta della Conferenza Regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza si inserisce nell’ambito della delega del Ministro dell’Interno ai Prefetti dei capoluoghi di regione per assicurare una migliore funzionalità dei servizi di ordine e sicurezza pubblica a livello regionale.
Si tratta di condividere, in queste occasioni, l’esigenza di massimizzare i risultati nell’azione di prevenzione e contrasto alla criminalità, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori del Sistema sicurezza, dalle Forze di Polizia alla Magistratura, agli Enti territoriali sino alla società civile.
Sotto quest’ultimo profilo, dev’essere assolutamente valorizzato il concetto di sicurezza partecipata, declinato in termini di sicurezza integrata ed urbana”.
Dopo aver ricordato che a novembre del 2019 è stato sottoscritto, alla presenza del Ministro dell’Interno, il Protocollo d’Intesa per la promozione della Sicurezza Integrata tra la Regione Basilicata, le Prefetture di Potenza e Matera, i Comuni di Potenza e Matera ed ANCI Basilicata e che l’atto pattizio, della durata biennale, mantiene ancora grande attualità in relazione agli obiettivi che l’emergenza sanitaria non ha consentito di realizzare, il Prefetto Campanaro ha proposto il rinnovo del Patto, trovando l’unanime condivisione dei presenti.
Sul punto, la Cabina di Regia costituita in Prefettura attualizzerà il contenuto del Patto, per la prossima sottoscrizione.
Passando ad illustrare i dati statistici sull’andamento della criminalità comune in Basilicata, è emerso che il trend relativo al totale dei delitti ha registrato, a fine 2021 e nei primi cinque mesi del 2022, una flessione rispettivamente del -6,1% e del -22,6% rispetto allo stesso periodo del 2019, anno prepandemia.
Il Rappresentante del Governo ha aggiunto:
“Pur di fronte a dati che evidenziano una generale diminuzione dei reati, frutto dell’importante attività di controllo del territorio assicurata da tutte le Forze di Polizia, occorre mantenere molto alta la guardia.
Desta particolare preoccupazione il panorama di una criminalità organizzata autoctona presente in diverse zone della regione (dal litorale jonico, alla zona del potentino e del vulture-melfese, in particolare), con diversa capacità pervasiva.
Le consorterie mafiose dell’hinterland potentino sono in forte evoluzione, con piena capacità operativa e, soprattutto, con collegamenti sempre più consolidati con esponenti della criminalità organizzata delle regioni limitrofe, come dimostrato dalle recenti operazioni ‘Iceberg’, ‘Lucania Felix’ e ‘Giano’”.
Sottolineata la circostanza che gli scenari immediatamente prossimi possono essere notevolmente condizionati dagli ingenti flussi finanziari del P.N.R.R. e dalla possibile azione infiltrativa della criminalità organizzata, il Prefetto Campanaro ha, quindi, evidenziato l’importanza del rafforzamento in Prefettura del sistema prevenzionistico di natura amministrativa, con lo strumento delle informazioni antimafia.
Il Prefetto, in conclusione di Conferenza Regionale, ha sottolineato:
“Già 10 sono le interdittive antimafia adottate in cinque mesi qui a Potenza, più del 30% rispetto allo scorso anno.
Devo ringraziare, per questo, il grande lavoro del Gruppo Interforze Antimafia che sta supportando l’azione della Prefettura, garantendo al massimo condizioni di impermeabilità dell’economia sana di questa regione dai tentativi di infiltrazione mafiosa.
In questo stesso ambito prevenzionistico, abbiamo immediatamente recepito – le ultime indicazioni ministeriali, con l’introduzione nella BDNA, la Banca Dati nazionale Unica della Documentazione Antimafia, di un sistema di informazione tracciante, con 22 voci appositamente dedicante ai finanziamenti del P.N.R.R.”.