Il presidente della Regione, Vito Bardi, in apertura dei lavori degli Stati generali del Mediterraneo in svolgimento nell’area industriale di Viggiano ha dichiarato:
“Nel dare il benvenuto agli Stati generali del Mediterraneo per la rigenerazione dei territori in Basilicata e a tutti i convenuti presenti, colgo l’occasione per esprimere vivo compiacimento per l’organizzazione del primo Focus nazionale in terra lucana, a Viggiano, nell’area industriale dove ha sede la più grande riserva di idrocarburi on-shore dell’Europa occidentale.
Voluto dalla camera forense ambientale (CFA), da Assoil school e da Remtech expo, che ringrazio per aver scelto questo sito, si avvia oggi un percorso virtuoso che mette insieme mondo istituzionale, mondo imprenditoriale e mondo della ricerca in materia di transizione ecologica.
Un tema che è al centro del cambiamento non solo per la regione Basilicata, ma per tutto il mondo, chiamata a fronteggiare l’emergenza climatica e ambientale che investe l’intero pianeta.
La Basilicata rivendica un ruolo di centralità nelle politiche energetiche nazionali per la spinta che in questi ultimi giorni sta dando al settore con azioni e misure volte alla rigenerazione dei territori e allo sviluppo sostenibile.
La nostra regione si sta infatti avviando verso nuovi percorsi che puntano ad utilizzare nuove risorse, candidandosi a diventare la regione “Green Hub” d’Italia.
A tal proposito mi piace ricordare l’accordo sottoscritto la settimana scorsa con il premier Mario Draghi, insieme ai governatori del Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria e Puglia, per la realizzazione di progetti bandiera del Pnrr sulla transizione energetica e l’emancipazione dalle fonti fossili.
Nostro obiettivo è di creare nelle aree industriali dismesse le Hydrogen Valleys, siti di produzione di idrogeno verde che da un lato perseguono obiettivi energetici e climatici, dall’altro stimolano la crescita e creano nuova occupazione.
Ciò significa restituire la produttività di un territorio e generare nuova ricchezza per la comunità.
Un esempio di rigenerazione dei territori.
Stiamo dando il via ad un nuovo corso che segnerà positivamente l’economia della Regione Basilicata, sempre più orientata verso politiche di efficientamento energetico attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili per l’autoconsumo.
Basti pensare che abbiamo candidato 2,7 milioni di euro per il sostegno alla costituzione delle Comunità energetiche rinnovabili che, in un periodo di crisi profonda nel settore energetico, va incontro alle esigenze dei lucani e alla tutela ambientale.
Azioni che si ascrivono nella più complessiva programmazione in materia di transizione ecologica, che prevede investimenti per la riduzione dell’impatto ambientale derivante dai gas serra, intervenendo sull’efficientamento energetico, ad esempio degli edifici pubblici.
Incentivi ulteriori sosterranno la costruzione di impianti per la produzione di energia alimentati da fotovoltaico, biomassa, geotermia, oltre alla realizzazione di elettrolizzatori per la produzione di idrogeno verde.
Tanti i progetti che con l’assessorato all’Ambiente e Energia della Regione Basilicata, in linea con il Green Deal europeo, stiamo portando avanti al fine di far diventare questa regione un laboratorio di sperimentazione legata alle nuove tecnologie.
Questa è la vera sfida che ci attende nei prossimi mesi.
Siamo terra di idrocarburi e di energie rinnovabili, mercoledì scorso abbiamo firmato il rinnovo della concessione Eni-Shell “Val d’Agri” fino al 2029.
Un accordo importante che stabilisce che le misure di compensazione ambientale saranno dirette alla salvaguardia dell’ambiente e allo sviluppo del territorio lucano, sia in termini economici che occupazionali e sociali, con progetti diretti a finanziare strategie di transizione energetica.
Misure che sintetizzano la visione lunga del governo regionale in materia di ambiente, e che pongono al centro della propria azione politica la tutela della salute umana e la valorizzazione del territorio.
Precise scelte che ridisegnano il ruolo strategico della Basilicata, non solo all’interno del Sud dell’Italia, ma al centro del Mediterraneo.
Stiamo costruendo una nuova centralità della nostra regione che può e deve diventare un modello per le altre regioni d’Italia in materia di politiche energetiche.
Da qui deve partire il messaggio che nell’era della transizione verde si può superare il fossile coniugando lo sviluppo economico-industriale con il rispetto per l’ambiente.
Auguro a tutti un confronto costruttivo e un dialogo proficuo per la definizione di nuovi scenari utili alla rinascita della Basilicata”.