Si terrà martedì 30 Giugno, alle ore 19:00 nello storico complesso degli Ipogei Motta di Matera, la proiezione del docu-film “Un intellettuale in borgata” di Enzo De Camillis, dedicato a Pier Paolo Pasolini.
Prodotto dal regista Enzo De Camillis, il docu-film narra la vita e i pensieri di Pasolini, in particolare nel periodo del suo soggiorno nel quartiere romano di Monteverde, dal 1954 al 1963, e vede la partecipazione straordinaria di Leo Gullotta interpretando l’articolo del 1974 sul Corriere della Sera: IO SO…
Il film viene riconosciuto con un Premio Speciale Festival Internazionale del Documentario Libero Bizzarri 2014.
Primo premio Miglior Documentario al Festival Omovis di Napoli e premiato al Festival RIFF di Roma.
“Raccontiamo Pier Paolo Pasolini, gli anni vissuti nel quartiere di Monteverde, i suoi pensieri, i primi anni della sua storia artistica, della sua attività intellettuale come poeta e come cineasta.
Uno spaccato della sua vita con le contraddizioni culturali e sociali, in una città in evoluzione, ma ancora radicata in un mondo popolare non emancipato.
Raccontiamo la sua ricerca continua come poeta sull’onestà colturale delle borgate, contrastate dal governo di quegli anni con i malesseri interni e le rigidità intellettuali, con i preconcetti e i limiti sulle diversità”.
Il film è stato proiettato in diverse città italiane e, con la collaborazione del I.I.C. all’Estero a: Stoccolma, Lisbona, Sofia e nel 2018 in la collaborazione del C.S. di Cinematografia ha allestito una mostra fotografica con 130 scatti, mostra accompagnata dalla proiezione del film e alla presentazione del libro “P.P. Pasolini: Io So…” presso il Centro Culturale Borges di Buenos Aires, a Rosario e Santa Fè.
Enzo De Camillis debutta nel 1977 come aiuto scenografo di Dante Ferretti nel film “Il Mostro” di Luigi Zampa.
Collabora per diversi anni con l’Arch./Scenografo Andrea Crisanti.
Come scenografo ha collaborato con registi di chiara fama come; Steno, Pasquale Squitieri, Giuseppe Tornatore, Francesco Rosi.
Con “Il Coraggio di parlare” di Leandro Castellani riceve dal Mibac e Istituto Luce il “Premio Qualità per la scenografia”.
Dal 2011 ad oggi è direttore artistico del premio de “La Pellicola d’oro”, riconoscimento ai mestieri e agli artigiani del cinema italiano.
Premio Collaterale riconosciuto alla mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Debutta alla regia nel 2009 con “19 giorni di massima sicurezza” con Luisa Ranieri. Segue “Uno Studente di Nome Alessandro” Nastro d’Argento 2012.
Nel 2014 realizza “Un Intellettuale in Borgata” e nel 2018 “Le Periferie di Roma”.
Il suo sguardo registico è periferico sia a livello geografico che antropologico, ovvero “pasolianamente” verso gli ultimi, è accompagnato da una sana rabbia etica contro le ingiustizie, focalizzando nei suoi lavori i problemi e le violenze sociali che oggi caratterizzano la vita quotidiana.
Di seguito la locandina dell’evento: