Da oggi scattano le multe per commercianti, artigiani e professionisti che non consentono ai propri clienti di pagare con carte di credito o debito tramite Pos, il dispositivo elettronico che consente di utilizzare le carte.
Entrano così in vigore nuove regole contenute nell’ultimo decreto per l’attuazione del “Piano nazionale di ripresa e resilienza” (Pnrr).
Esse prevedono l’obbligo di accettare i pagamenti elettronici ma anche la possibilità di essere sanzionati in caso di mancato pagamento elettronico.
L’obbligo di accettare carte di credito e di debito e altri strumenti di pagamento elettronico nel commercio al dettaglio risale a ben dieci anni fa grazie al Decreto-Legge 179 del 18 ottobre 2012.
Esso prevedeva che:
“A decorrere dal 1° Gennaio 2014, i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito“.
Adesso, nel nuovo decreto aggiornato, sono anche previste multe di 30 euro alla quale si aggiunge il 4% del valore della transazione per la quale è stato rifiutato il pagamento elettronico.
Quindi, facendo qualche esempio, ecco le multe che i commercianti rischiano in caso di alcuni pagamenti per importi standard:
- Pagamento 10 euro: 30 euro + 0,40 euro = 30,40 euro;
- Pagamento 100 euro: 30 euro + 4 euro = 34 euro;
- Pagamento 1.000 euro: 30 euro + 40 euro = 70 euro.
L’elenco delle categorie interessate è lungo, fra queste troviamo:
- artigiani (come falegnami, fabbri e idraulici);
- ristoratori e baristi;
- negozianti;
- ambulanti;
- notai;
- avvocati;
- ingeneri;
- geometri;
- commercialisti;
- medici;
- dentisti.
Da una parte le associazioni dei consumatori sono contente della novità, ma dall’altra sottolineano la necessità di ridurre i costi di gestione della moneta elettronica.
Inoltre, lanciano anche l’allarme sugli “escamotage” a cui commercianti e professionisti potrebbero fare ricorso per aggirare le multe.
Il provvedimento va nella direzione di una sempre maggiore digitalizzazione con una chiara tracciabilità dei pagamenti evitando le transazioni in nero.
La novità non è stata accolta con favore da alcuni commercianti.
Sotto accusa sono proprio le commissioni che risultano essere troppo alte per le imprese più piccole.