Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato di FIALS MATERA contro le aggressioni agli operatori sanitari.
Ecco quanto riportato:
“Abbiamo appreso la notizia dell’aggressione al Dott Tardi verso il quale va tutta la solidarietà della segreteria Fials Matera.
Oramai le aggressioni verso gli operatori sanitari sono all’ordine del giorno.
Lo scorso anno avevamo denunciato un escalation di casi, doveva essere il campanello di allarme, i segnali c’erano tutti ma come al solito le aggressioni a infermieri e oss non fanno notizia mentre adesso che è stato colpito un dirigente medico la notizia è diventata virale.
Da tempo chiediamo più tutele verso gli operatori sanitari, più controlli, più guardie che limitano gli accessi ma nulla è stato fatto.
Questi segnali sono frutto di una crescente avversione dei cittadini verso la nostra sanità, ma i cittadini purtroppo non sanno che gli operatori sanitari sono in trincea a combattere una guerra senza armi, siamo oramai ridotti all’osso, si vive alla giornata, manca una programmazione seria.
Come fials abbiamo chiesto all’Asm di Matera durante l’incontro con SE il Prefetto di Matera la riorganizzazione dei servizi partendo dal numero di personale realmente presente in servizio.
La nostra sanità ha bisogno di ripartire da certezze, basta slogan propagandistici, contiamoci, vediamo le professionalità che abbiamo e facciamo quello in cui siamo bravi, facciamo meno e facciamolo bene per poi ritornare pian piano ad acquisire professionisti.
Si deve ripartire dalla Chirurgia, al momento gli interventi chirurgici sono ridotti perché le Sale operatorie sono prive di personale.
Mancano anestesisti e mancano infermieri, al momento sono rimasti 23 infermieri qualche anno fa erano 50.
Le Sale operatorie devono ritornare ad essere il centro produttivo della nostra azienda perché altrimenti senza entrate saremo costretti a chiudere.
Al momento il Madonna delle Grazie è una grande RSA; siamo diventati una casa di riposo, con solamente 2 medici geriatri, che devono seguire dai 60 agli 80 pazienti, bisogna invertire la rotta, altrimenti i pochi chirurghi rimasti andranno via.
Bisogna rispondere alle esigenze dei medici di Radiologia anche loro rimasti solamente in 8 e devono coprire la radiologia di Matera, Policoro e Tricarico (MT) troppi pochi per poter garantire tutte le prestazioni richieste dalla cittadinanza e soprattutto il Pronto Soccorso è in affanno per la grave carenza di personale.
Alla ASM serve una guida in grado di fare tutto questo ma serve innanzitutto un Direttore Generale presente.
Bisogna rivedere gli incarichi di funzione (Posizioni organizzative e coordinatori) perché in ASM attualmente ce ne sono oltre 100, troppi considerato il numero delle attività e del personale da gestire, se poi consideriamo che ben 13 sono solamente di staff alla dirigente delle Professioni Sanitarie, allora il quadro è completo.
La nostra sanità con tanti dirigenti e pochi operai, quindi i cittadini prima di prendersela con il primo di turno che capita a portata di mano devono pensare che anche gli operatori sono cittadini e utenti di questa sanità ridotta ad un poltronificio.
Oltre a proclami del Direttore Generale vorremmo sapere perché non sono ancora partiti i lavori di ristrutturazione del Pronto Soccorso di Matera e quando partiranno i lavori per la Radioterapia perché ci sono in Regione Milioni di euro che attendono di essere spesi.
Non abbiamo ancora escluso lo sciopero visto il perdurare dello stato di agitazione”.