“Istituire un servizio strutturato e permanente di psicologia scolastica all’interno degli istituti scolastici di ogni grado, un insieme coerente delle attività integrate relative all’intera gamma delle dinamiche e delle problematiche presenti tra gli operatori e nelle organizzazioni scolastiche”.
A tanto mira la pdl, proposta dai consiglieri Cifarelli (Pd) e Polese (Iv) e sottoscritta in Aula dai consiglieri Sileo (Gm), Coviello (FdI), Braia (Iv), Cariello e Aliandro (Lega), approvata dall’Assemblea a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Lega, Idea, Bp, FI, Iv, Pd, FdI, Gm e 1 astensione quella di Cicala) che fa della prevenzione la principale leva sui cui intervenire, non finalizzando, dunque, l’opera dello psicologo, alla sola azione ‘riparatoria’.
Cifarelli nel presentare il testo normativo ha evidenziato:
“L’istituzione di un servizio di psicologia che operi nell’ambito del sistema scolastico al fine di accrescere l’efficienza di tutta l’organizzazione scolastica e dare un contributo per innalzarne la qualità e l’efficacia dell’apprendimento e dell’orientamento, per garantire la prevenzione del disagio giovanile è una risposta concreta alle attese delle famiglie, della società civile, di chi è impegnato quotidianamente in un ruolo che sappiamo essere diventato complesso.
Il servizio di psicologia scolastica può fornire un contributo essenziale e determinante per la comprensione e la prevenzione del disagio giovanile oltre che per la modifica degli stili di vita disfunzionali tanto spesso messi in atto dai nostri giovani.
Il servizio, inoltre, è uno strumento di aiuto e di supporto alla famiglia, che ha così la possibilità di avvicinarsi e comprendere più a fondo le tematiche che attengono al mondo dei propri figli e poter fornire un sostegno ed un riferimento nella loro crescita umana e professionale.
Spesso il contesto familiare, infatti, o non è in grado di prendere in carico i problemi che i ragazzi presentano o è l’ambiente in cui s’instaurano dinamiche disfunzionali.
In questo caso è ancora più importante la presenza di un supporto psicologico nella scuola tanto per il giovane quanto per la famiglia”.
Con l’attivazione del servizio di psicologia si punterà a supportare sia le istituzioni scolastiche sia le famiglie.
A quest’ultime saranno rivolte attività di formazione e di consulenza, a livello di gruppo o individuale, riguardanti temi come la qualità delle relazioni con i figli e i rapporti con la scuola.
L’intervento mirerà a mettere a disposizione dei genitori conoscenze che li pongano in grado di sviluppare in modo pieno, consapevole e positivamente efficace, la loro funzione educativa.
Rispetto al mondo della scuola la consulenza mirerà fronteggiare e prevenire i fenomeni d’insuccesso formativo, di abbandono, di dispersione scolastica e di disagio giovanile quali il bullismo, i disturbi alimentari, le dipendenze, contribuendo al miglioramento della vita scolastica.
Tra le attività svolte dal Servizio di psicologia scolastica sono previste:
- consulenze agli insegnanti sulle difficoltà educative e sui segnali di disagio rilevati, sulle possibili forme di collaborazione tra gli insegnanti stessi;
- nonché attività di affiancamento ai Consigli di classe o ai team di docenti delle scuole primarie nella definizione dei Piani Didattici Personalizzati compresa l’area dei bisogni educativi speciali;
- informazioni e consulenze agli allievi, a livello di gruppo e a livello individuale, su temi come:
-lo sviluppo fisico e psicologico;
-l’organizzazione efficace delle attività di studio in relazione all’attività del tempo libero;
-i rapporti con i coetanei e con gli adulti;
-l’educazione sessuale;
-l’orientamento scolastico e professionale;
-le varie forme di dipendenza o di devianza;
-i modi adeguati di reagire all’insuccesso;
-la formazione del senso di identità e tutto ciò che attiene lo sviluppo della persona e dell’individuo nel suo complesso.
- Prevista attività di consulenza e di formazione da destinare ai dirigenti scolastici e alla struttura amministrativa territoriale del sistema scolastico.
Grande attenzione verrà riservata alle norme sulla privacy dell’individuo, con particolare riferimento ai minori, assicurando interventi ed attività di consulenza, sin dall’inizio dell’anno scolastico, nel rispetto delle norme sulla materia.
Rispetto agli interventi collettivi saranno realizzati nel rispetto delle competenze degli organi collegiali della scuola.
Qualora dagli interventi individuali o collettivi, ovvero dalle segnalazioni dei docenti, emergano difficoltà che richiedono terapie specifiche, il servizio di psicologia scolastica fa riferimento a servizi specialistici territoriali, fatte salve le rispettive competenze.
Il dipartimento Politiche della Persona, ufficio Solidarietà sociale sovraintende il servizio di psicologia scolastica del Comitato tecnico scientifico, presieduto dal Direttore Generale del dipartimento o da un suo delegato.
Fanno parte del Comitato:
- il Dirigente dell’Ufficio scolastico regionale;
- un rappresentante della dirigenza scolastica di primo e secondo grado;
- il Garante regionale dei diritti della persona;
- il Presidente dell’Ordine degli psicologi della Basilicata;
- due esperti nel campo della psicologia scolastica nominata dalla Giunta regionale;
- un dipendente regionale con funzioni di segretario;
- un rappresentante per ogni Azienda sanitaria territoriale.
Gli oneri derivanti dalla presente legge sono stati quantificati per l’anno 2022 in euro 100.000,00.
Per gli anni successivi si procederà con apposito stanziamento determinato con legge di bilancio.
Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Cifarelli (Pd), Sileo (Gm), Polese (Iv), Leone (Fi), Coviello (FdI).