Il deputato di FdI Caiata con un’interrogazione parlamentare rivolta al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico attenziona il dramma dello stabilimento lucano del Gruppo Stellantis, il presente ma soprattutto il futuro fatto di incertezza e difficoltà.
Il deputato afferma:
“Preoccupa e non poco la situazione dei lavoratori della logistica e dell’area industriale del Gruppo Stellantis di San Nicola di Melfi (Potenza), che dal turno delle ore 22 dello scorso primo agosto hanno proclamato uno sciopero generale per rivendicare lavoro e commesse, mentre la multinazionale dell’automotive ha sospeso l’attività lavorativa sul primo turno del 2 agosto per mancanza di materiali.
Secondo quanto riportato dalle organizzazioni sindacali: Stellantis ha voluto ribadire il difficile quadro industriale a partire dal calo delle vendite, al problema dei microchip e all’aumento vertiginoso del costo delle materie prime.
A fronte di tale situazione Stellantis ha rimarcato la necessità di porre in essere ogni azione per contenere i costi, partendo dalla riduzione della ‘complessità’ del prodotto ma soprattutto attraverso la ‘riorganizzazione’ dei processi logistici che porterà alla riduzione di un terzo delle attività e dunque con fortissime ricadute occupazionali.
I timore è che i lavoratori del comparto della logistica diventino vittime sacrificali delle procedure di semplificazione attivate da Stellantis, come denunciato da uno dei lavoratori in sciopero.
Stellantis ha previsto la copertura della Cassa Integrazione in gran parte a carico dello Stato, da agosto, e ha tolto un motivo per scioperare, ma la vera incertezza arriverà a settembre.
Se è vero che ci saranno tagli, ridimensionamenti e licenziamenti, non è affatto detto che il tema tocchi solo l’Indotto.
L’automotive rappresenta per la Basilicata un settore fondamentale ed è necessario capire quale sia la strategia del Gruppo e porre in essere tutte le iniziative utili per tutelare i livelli occupazionali e dare nuovo slancio allo stabilimento ed al relativo indotto”.