Afferma Francesco Cupparo, assessore Regione Basilicata, Forza Italia:
“La candidatura al collegio uninominale Senato Basilicata della senatrice Elisabetta Casellati, Presidente del Senato e seconda carica dello Stato, su indicazione del Presidente Berlusconi e del coordinatore nazionale Tajani, ci rende orgogliosi perché consente alla Basilicata tutta di avere un’autorevole voce politico-istituzionale al Senato di cui c’è maggiore bisogno in questa fase di crisi economica, sociale, produttiva ed occupazionale.
Per un partito europeista come Forza Italia i riferimenti di queste ore su una candidatura esterna alla nostra regione, solo perché è nata altrove, sono senza alcun significato.
Respingiamo piuttosto le polemiche politiche che vengono da quanti non riescono a misurarsi con la proposta politico-programmatica di Forza Italia e del centrodestra e si attaccano ad elementi strumentali.
Non è il certificato di nascita a stabilire le capacità di chi ci rappresenta in Parlamento.
Vorrei tra l’altro ricordare agli smemorati del centrosinistra che nella storia del Parlamento Italiano ci sono almeno una dozzina di deputati e senatori nati in altre regioni ed eletti in Basilicata nelle loro liste di partito.
Sono convinto, facendomi interprete di un diffuso pensiero di dirigenti ed amministratori azzurri lucani, che Forza Italia Basilicata ha un punto di riferimento autorevole – e per questo ringraziamo Berlusconi e Tajani – intorno a cui vogliamo rilanciare la presenza e rafforzare i consensi sui territori.
Sarà compito dei gruppi dirigenti azzurri, degli amministratori locali del partito accompagnare la Presidente Casellati al successo elettorale contando sulla sua esperienza istituzionale internazionale, la sua capacità di ascolto e confronto e il suo impegno perché se si salva il Paese si salva anche la Basilicata.
Inoltre, le candidature di Piro e dell’on. Casino al proporzionale per Senato e Camera, rappresentano una scelta significativa ricaduta su dirigenti riconosciuti dai nostri territori che si coniuga perfettamente con quella della Casellati”.