Buona la prima, questo il termine che spesso viene utilizzato nel mondo del cinema e dello spettacolo, e l’amministrazione comunale di Garaguso è già al lavoro per la prossima edizione della manifestazione incontro con i Revertera.
Un corteo storico atteso dalla comunità per riscoprire, attraverso una leggenda che non trova documentazione scritta, un pezzo di storia della comunità.
Un lavoro certosino e una preparazione dettagliata del direttore artistico Gaspare Morea coadiuvato da Rosanna Caprara, ha animato le vie del centro storico già dalle prime ore del pomeriggio.
In tanti hanno partecipato emozionandosi al passaggio del gruppo degli sbandieratori e musici di San Vito Martire di Avigliano, degli Archibugieri Filanagieri di Cava dei Tirreni, fino al momento clou della storia rievocata nel pianto della mamma per il rapimento del piccolo Francesco Maria con le scenografie di Loredana Calabrese che ha diretto il gruppo di ballo “balletto Lucano”.
Ha spiegato il sindaco Francesco Auletta:
“Tanta stanchezza ma tanta soddisfazione per la buona riuscita della prima edizione e, aggiungo importante averla realizzata proprio in questo momento storico che stiamo attraversando.
Questo progetto partito alcuni anni fa, con la realizzazione dei costumi riprodotti dalla stilista Monica Fiorito, e poi mai realizzato per lo stop della pandemia mette in rete quei comuni dove i Revertera hanno tenuto i loro possedimenti e qui a Garaguso il Palazzo rappresenta la sede di caccia del Duca.
Tanto impegno è stato profuso in questi mesi di preparazione dall’assessore alla cultura Rosa Marchisella e dal vicesindaco Girolamo Costanzo, coadiuvati da tutti i consiglieri che, insieme all’associazione Persefone rappresentata da Giusy Pandolfo che non si sono sottratti nell’essere un valido aiuto e supporto per la buona riuscita dell’evento.
Un ringraziamento particolare a tutti i figuranti, anche alcuni venuti da Calciano, e soprattutto ai ragazzi che ci fanno ben sperare per le prossime edizioni.
Superato lo scetticismo iniziale sono stati una vera forza ed energia positiva.
La presenza dell’associazione Fidapa di Salandra con Giovanna Locantore sancisce il primo passo per quell’idea comprensoriale del progetto che vedrà la collaborazione anche del regista Nicola Ragone.
Tutti questi elementi mi fanno oggi rilanciare il forte appello alla Regione Basilicata che possa prendere in seria considerazione l’idea di sostenere eventi culturali non solo col patrocinio ma finanziando tali progetti che non sono una semplice sfilata ma racchiudono la riscoperta di tradizioni, lo studio, il senso di appartenenza alla comunità, lo stimolo anche per quel turismo culturale che produce economia.
La possibilità di poterla ripetere ogni anno migliorandola va nella direzione di accogliere i tanti emigrati che ben volentieri tornerebbero nel proprio paese di origine per dare emozioni alla propria mente attraverso l’utilizzo di tutti i sensi: guardare, ascoltare, toccare, assaporare”.