“Ricordare oggi la figura di Giustino Fortunato (Rionero in Vulture, 4 Settembre 1849 – Napoli, 23 Luglio 1932) nel 174° anniversario della nascita, non è solo un dovere per noi lucani, che siamo da sempre legati al grande pensatore e politico meridionale.
Ricordare Fortunato è una grande opportunità, perché significa confrontarsi con le sue idee, con le contraddizioni dell’Italia postunitaria che seppe evidenziare, con il dibattito che seppe suscitare il suo lucido pensiero sul Mezzogiorno.
Per trarre spunti che, anche nella mutata situazione di oggi, possono essere utili per l’azione politica di chi ha a cuore le sorti del Sud e della Basilicata.
In questo mondo attraversato da crisi epocali, con la pandemia e il ritorno della guerra alle porte dell’Europa che rischia quotidianamente di condizionare ogni tentativo di ripresa dell’economia nel nostro Mezzogiorno, ripensare al pensiero e all’azione politica di Giustino Fortunato ci riporta ai problemi essenziali che abbiamo di fronte.
Fortunato ha legato il suo nome ad una analisi tanto impietosa quanto concreta delle condizioni del Sud nell’800, svelando le ragioni di una ‘questione meridionale’ che per molto tempo, anche in epoche recenti, è stata tenuta ai margini delle politiche pubbliche.
Una analisi dalla quale emergono temi che ancora oggi sono di rilevante attualità: dalla qualità delle classi dirigenti, alle infrastrutture, ai temi dell’istruzione e della tutela della salute, fino alla questione sociale.
I nodi irrisolti di ieri e di oggi, i temi da affrontare per combattere lo spopolamento delle aree interne, costruire uno sviluppo sostenibile e dare quindi una prospettiva al Mezzogiorno e ai giovani.
Tutto ciò che una classe dirigente degna di questo nome deve fare, oggi, per affrontare con determinazione le sfide del futuro”.
Così il Presidente della Regione Vito Bardi nell’anniversario di nascita di Giustino Fortunato, politico e storico italiano, nato a Rionero il 4 Settembre del 1848.