Continuano le novità per la stagione invernale e, di conseguenza, per quanto concerne l’utilizzo degli impianti di riscaldamento.
Come fa sapere nel dettaglio Skytg24:
“Il ministero della Transizione ecologica ha reso noto il piano per “prepararsi a eventuali interruzioni delle forniture di gas dalla Russia”.
Tra misure di contenimento e risparmi volontari è atteso un minor consumo per 8,2 miliardi di metri cubi. Ma le misure varieranno in base alla zona geografica.
Tra le misure previste dal governo, che entreranno in vigore entro la fine del mese, la temperatura giù di un grado per il riscaldamento degli edifici, lo slittamento di 15 giorni per l’accensione degli impianti e la riduzione di un’ora nel corso della giornata.
Tra le località più calde, inserite nella fascia A (in cui si potranno accendere i riscaldamenti per massimo 5 ore al giorno) rientrano ad esempio Lampedusa e Linosa, in Sicilia.
All’estremo opposto, le località dell’arco alpino (come Bressanone, in Alto Adige, o Courmayer, in Valle d’Aosta) sono inserite nella zona F: per loro non è prevista di fatto alcuna restrizione.
Rientrano nella fascia F anche alcune località dell’Appennino, come Abetone, in provincia di Pistoia: anche qui, per il riscaldamento della case, non cambierà nulla, in considerazione del clima particolarmente rigido”.