In un’intervista al Messaggero, il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia fa il punto sulle prime misure di cui si occuperà il nuovo governo di centrodestra: oltre al caro bollette, c’è la cancellazione del sussidio introdotto dal Conte 1.
Al suo posto “sostegni per chi non può lavorare”. Sul totoministri: “Nessun veto contro la Lega, persone di qualità per tutti i ruoli”.
Ecco quanto fa sapere SkyTg24:
“Non solo contrasto al caro bollette.
Fra le prime misure su cui si concentrerà il nuovo governo probabilmente guidato da Giorgia Meloni, c’è anche la cancellazione del reddito di cittadinanza.
Ad annunciarlo in un’intervista al Messaggero è stato Francesco Lollobrigida, il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia.
“Senza dubbio si andrà verso l’abolizione”, ha detto il numero due del partito di centrodestra, spiegando che l’intenzione è di introdurre al suo posto “sostegni adeguati a chi non può lavorare”. Poi il commento sul totoministri: “Nessun veto sulla Lega, troveremo persone di qualità per tutti i ruoli”.
“Ragioneremo con gli alleati sulle tempistiche per non impattare le sacche di disagio che si sono create”. Così Lollobrigida ha spiegato come Fratelli d’Italia intende affrontare il dossier reddito di cittadinanza anche alla luce della volontà dei compagni di coalizione.
Sul resto dell’agenda, il deputo ha spiegato: “Esistono delle contingenze che sono prioritarie come il caro bollette, spero che il primo cdm partirà da qui”.
Un programma che dovrà necessariamente passare dalla stesura della nuova legge di bilancio per il 2023, sulla quale il numero due di Meloni apre a un dialogo con Draghi: “Non so quante mani ci lavoreranno ma è la manovra più importante dell’anno e va affrontata a ridosso delle elezioni. Nasce dalla nota di aggiornamento dal Def dell’attuale esecutivo, per cui formalmente o meno ci sarà un confronto”.