Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina, con i ringraziamenti indirizzati a quanti hanno contributo alla realizzazione del 27° Congresso Eucaristico Nazionale:
“RESTA con me Signore, perché è necessario averTi presente per non dimenticarTi. Tu sai con quanta facilità Ti abbandono.
RESTA con me Signore, perché sono debole ed io ho bisogno della Tua fortezza per non cadere tante volte.
RESTA con me Signore, perché Tu sei la mia vita e senza di Te vengo meno nel fervore.
RESTA con me Signore, per mostrarmi la Tua volontà.
RESTA con me Signore, perché desidero amarTi ed essere sempre in Tua compagnia.
RESTA con me Signore, se vuoi che Ti sia fedele.
RESTA con me Gesù, perché quantunque la mia anima sia assai povera, desidera essere per Te un luogo di consolazione, un nido d’amore (S. Pio da Pietrelcina).
Carissimi, è questa la più bella preghiera che sento di esprimere a nome mio e vostro al Signore al termine del XXVII Congresso Eucaristico Nazionale, culminato con la visita del nostro carissimo Papa Francesco. Il suo sorriso, la sua forza, la sua determinazione ci hanno contagiati. Abbiamo accolto le Sue parole come un dono, ora a noi l’impegno di metterle in pratica e di viverle.
Ricordo soprattutto un passaggio dell’omelia che come Chiesa diocesana ci riguarda in modo particolare:
«Fratelli, sorelle, da questa città di Matera, “città del pane”, vorrei dirvi: ritorniamo a Gesù, ritorniamo all’Eucaristia. Torniamo al gusto del pane, perché mentre siamo affamati di amore e di speranza, o siamo spezzati dai travagli e dalle sofferenze della vita, Gesù si fa cibo che ci sfama e ci guarisce. Torniamo al gusto del pane, perché mentre nel mondo continuano a consumarsi ingiustizie e discriminazioni verso i poveri, Gesù ci dona il Pane della condivisione e ci manda ogni giorno come apostoli di fraternità, apostoli di giustizia, apostoli di pace. Torniamo al gusto del pane per essere Chiesa eucaristica, che mette Gesù al centro e si fa pane di tenerezza, pane di misericordia per tutti».
Al Santo Padre la nostra filiale riconoscenza e gratitudine immensa.
Quattro giorni di grazia che ora ci faranno vivere meglio il nostro tempo sinodale e quello delle Chiese in Italia, presente con 175 delegazioni, un centinaio di vescovi, tanti sacerdoti, religiosi e religiose.
Sicuramente ci saranno state tante deficienze e limiti, imprevisti ed emergenze: non sempre siamo stati capaci di intervenire e porre rimedio come avremmo voluto. Di questo come Segreteria e come Chiesa di Matera-Irsina chiediamo scusa. Sono stati quattro giorni preceduti da un lungo tempo di preparazione dove ognuno, nel suo specifico, ha dato il meglio e il massimo. Centinaia di piccole formiche invisibili tutte in azione nel portare la propria competenza e responsabilità.
Sento di dire grazie a tutte le istituzioni civili e militari. Quanti tavoli di lavoro presso la Prefettura coordinati da S. E. il Signor Prefetto Rinaldo Argentieri prima e dopo, con decisione e determinazione, da S. E. il Signor Prefetto Sante Copponi. Con competenza ci ha condotti ad operare in sinergia e in comunione.
Grato a tutte le forze dell’Ordine, al Signor Questore, Dott. Eliseo Nicolì, che ha condotto tutte le operazioni di prevenzione e di assistenza continua e costante, in collaborazione con il Tenente Colonnello dei Carabinieri, Dott. Nicola Roberto Lerario, il Tenente Colonnello della Guardia di Finanza, Dott. Giuseppe Antonio Cardellicchio, con il Comandante dei Vigili del Fuoco, Dott.ssa Maddalena Lisanti, con il Comandante della Polizia locale, Dott. Paolo Milillo, con i loro più stretti collaboratori. Un grazie particolare alle centinaia di uomini e donne che hanno mantenuto l’ordine, garantito la sicurezza, aiutato concretamente.
Un grazie per l’assistenza medica coordinata dall’ASL di Matera attraverso il Direttore generale, Dott.ssa Sabrina Pulvirenti, e il Direttore Sanitario Aziendale, Dott. Giuseppe Magno, al 118 Regionale, alla Croce Rossa, all’Ordine di Malta e alla Protezione Civile di Basilicata attraverso il Dirigente Dott. Guido Loperte.
Un grazie particolare al Presidente della Regione Basilicata, Dott. Vito Bardi, che con la sua squadra di governo e il suo staff con l’approvazione dei consiglieri d’opposizione, ha sostenuto in larga parte le spese dell’enorme macchina organizzata affinché il tutto si svolgesse nel migliore dei modi.
Grazie al Signor Sindaco di Matera, Dott. Domenico Bennardi che, insieme a tutta l’amministrazione e al sostegno dell’opposizione, si è fatto carico di ingenti spese soprattutto per garantire l’accoglienza delle delegazioni, dei pellegrini, dei cardinali, dei vescovi e di Papa Francesco. Insieme a loro un posto di rilievo ha avuto la Polizia locale che ha dovuto sostenere un impegno non indifferente per garantire traffico e viabilità.
Grazie al Signor Presidente della Provincia, Dott. Piero Marrese, che ha offerto la massima disponibilità per qualsiasi evenienza.
Il pane di Matera, diventato ormai famoso in tutta Italia, è stato consegnato a tutti i partecipanti e a Papa Francesco, grazie all’impegno e all’offerta dei panificatori materani attraverso il Presidente di Confesercenti e Assopanificatori, Dott.ssa Angela Martino, e il Presidente di CNA, Dott. Leo Montemurro. Già nel mese di marzo avevano offerto i pani a tutti i delegati venuti a Matera in preparazione al Congresso.
Un grazie speciale all’Orchestra sinfonica di Matera che ha eseguito, diretta dal maestro Vincenzo Perrone e in prima assoluta nella chiesa di Cristo Re, il concerto inaugurale Ecce panis angelorum composto per tale occasione dal Maestro Damiano D’Ambrosio (grazie di cuore per la sua silenziosa e operativa professionalità), e infine ha accompagnato il canto liturgico durante la S. Messa presieduta da Papa Francesco sotto la direzione del Maestro Carmine Catenazzo. Un grazie sentito al Maestro Saverio Vizziello, direttore del Conservatorio Duni di Matera, che fin da quando abbiamo pensato all’Orchestra sinfonica di Matera, insieme al Presidente della Fondazione Orchestra sinfonica di Matera, Prof.ssa Gianna Racamato, ha aderito con entusiasmo.
Alla Coldiretti, tramite il suo Presidente provinciale Dott. Gianfranco Romano, un grazie del tutto speciale. È stata offerta la cena della prima sera, presso la tensostruttura di Piazza della Visitazione, ad oltre 1.200 congressisti con prodotti tipici lucani. Sembrava una festa di matrimonio con un servizio impeccabile.
Grazie all’Associazione Maria SS. della Bruna, nella persona del Presidente, Dott. Bruno Caiella, e del Delegato Arcivescovile, D. Francesco Di Marzio, che hanno scelto particolari e solenni luminarie in vista non solo della festa di S. Eustachio ma anche del Congresso.
Al padre francescano Carlo Basile che con 40 tra adulti e scout ha realizzato la infiorata artistica nella chiesa di San Francesco di Assisi, su disegni di Mimmo Taccardi, va un ringraziamento particolare.
Grazie anche al Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Alberobello, Sammichele di Bari e Monopoli Dott. Cosimo Pasciano, il cui contributo economico è stato destinato alla realizzazione dello Ostensorio che rimarrà nella Basilica Cattedrale a ricordo del Congresso eucaristico nazionale.
Un grazie a tutti giornalisti della TV e della carta stampata di Basilicata e regioni limitrofe come la Puglia e la Calabria che hanno voluto documentare con professionalità e competenza un evento di così grande importanza ecclesiale e nazionale.
Dalla TGR Basilicata a TRM (quest’ultima, tramite il suo Direttore Responsabile Rossella Tosto, insieme al suo staff, ci ha consegnato tanti servizi che resteranno nell’archivio storico della nostra città), da Sassilive al Giornale mio.
Grazie a TV2000 e Inblu2000, per le dirette realizzate della celebrazione inaugurale, della Via Lucis e della serata culturale, all’agenzia SIR e al quotidiano della CEI Avvenire: tutti hanno seguito e dato grande rilievo a livello nazionale e internazionale al Congresso. Punto di riferimento e di confronto è stato il Dott. Erasmo Bitetti, Direttore delle Comunicazioni Sociali Diocesano, che con la guida e in stretta collaborazione con il Dott. Vincenzo Corrado, Direttore delle Comunicazioni Sociali della CEI, ha saputo preparare sussidi e accompagnare con professionalità e puntualità il mondo della comunicazione.
Un grazie ancora all’Ufficio Comunicazioni Sociali della CEI per aver realizzato il video che ha aperto il Congresso e per la disponibilità offerta da padre Gianni Epifani e da don Simone Chiappetta a realizzare la regia della Celebrazione iniziale e della Via Lucis.
Come non ringraziare il Direttore della Casa Circondariale, Sonia Fiorentino, il Dirigente della Polizia Penitenziaria, Bellisario Semeraro, che, tramite l’opera pastorale costante di P. Gianparide Nappi e Veronica Scardillo che dirige il laboratorio di sartoria del Carcere con tanta fatica e amore, hanno permesso ai detenuti di realizzare ben 3.000 borse “Made in carcere” consegnate a tutti i congressisti, ai cardinali, ai vescovi e a Papa Francesco! Senza dimenticare i detenuti del carcere di Opera (Milano) e Castelfranco Emilia (Modena); sollecitati dall’Ispettore generale dei cappellani, Don Raffaele Grimaldi, hanno preparato ben 35.000 ostie che son servite per tutte le celebrazioni del Congresso.
Un grazie tutto speciale a chi ha voluto contribuire gratuitamente realizzando: la sede del Papa, gli sgabelli, l’altare e l’ambone nella persona di Domenico Chiaromonte (Chiaro legno); alle Pie Discepole del Divin Maestro (Redattore capo Suor Emanuela Viviano) che hanno offerto 1500 riviste de “La Vita in Cristo e nella Chiesa”, inserite nelle sacche dei congressisti; alla Sig.ra Tina Lomonaco per aver offerto e ricamato tutta la biancheria per l’altare e il servizio per la messa.
Un grazie ai tantissimi volontari. Donne e uomini, giovani e giovanissimi, anziani, comunità parrocchiali e facilitatori (hanno coordinato il lavoro post-relazione mattutina), che hanno accompagnato e seguito passo dopo passo e ospitato le diverse delegazioni: hanno lavorato ininterrottamente anche di notte, garantendo il miglior servizio per tutti i partecipanti.
Ringrazio i confratelli sacerdoti, diaconi, il Seminario regionale di Basilicata e laici che, nella diversità ministeriale e nei compiti loro affidati, con competenza, armonia e impegno costante, hanno permesso che ogni liturgia venisse celebrata e partecipata attivamente e in modo consapevole.
Un grazie di cuore al supporto indispensabile della CEI.
Ha creduto che l’Arcidiocesi di Matera-Irsina potesse organizzare, nonostante fossimo una piccola Diocesi, questo grande evento ecclesiale. Grazie ai Presidenti Card. Gualtiero Bassetti con il Segretario Mons. Stefano Russo prima e al Card. Matteo Zuppi e al Segretario Mons. Giuseppe Baturi dopo, che hanno seguito passo dopo passo con l’intera Presidenza tutta la fase della preparazione e della celebrazione, mettendo a disposizione le competenze di quanti prestano servizio in CEI. Mi riferisco in particolare a Don Michele Gianola e Claudio Grisanti: ormai materani doc! Unisco a questo ringraziamento anche quello alla Dott.sa Claudia Sergio e al suo staff, per la loro consulenza. Senza il loro lavoro, tante cose non avremmo potuto realizzarle.
Grazie a Don Mario Castellano che, in qualità di Direttore dell’Ufficio liturgico Nazionale, ci ha accompagnati e sostenuti attraverso la sua esperienza e competenza anche quando è subentrato Don Alberto Giardina, con il quale ci siamo trovati da subito in sintonia nell’elaborare i sussidi liturgici.
La Segreteria CEI ha provveduto a raccogliere le iscrizioni provenienti da tutta Italia (175 delegazioni) per un totale di 995 partecipanti, che di giorno in giorno variavano nel numero e nei nominativi, e a trasmettere le variazioni all’Agenzia Viaggi di Luca Prisco per la sistemazione logistica. 550 partecipanti sono stati collocati negli alberghi di Ferrandina, di Metaponto, di Pisticci, di Miglionico, non trovando la disponibilità su Matera. Il loro lavoro meticoloso e nascosto è stato essenziale. Si tratta di Ornella Russo, Ombretta Pacchiarini, Erasto Ramon Truyillo Muñoz e Salvatore Urzì.
Un grazie a quanti hanno lavorato nella Segreteria a Matera raccogliendo le adesioni di tutti i pellegrini, provenienti dal Nord al Sud Italia, ben 1.642: Giuseppe Longo, Angela Cutugno, Antonia Rita Curci, Antonio Chiarelli, Filomena Santagata, Giuseppe Santochirico, Martina Tosti, Maria Pirato, Paola Cappiello, Patrizia Appio, Rosanna Colucci, Rosanna Pontrandolfo, hanno collaborato anche Ernestina Soda, Ester Bianco, Livia Carbone, e oltre 320 volontari provenienti da tutta la nostra Arcidiocesi.
A Don Vito Burdo, giovane prete, ho chiesto di far nascere un coro diocesano con la partecipazione di tutti i cori parrocchiali. Un lavoro durato mesi, fatto di incontri nelle singole parrocchie, nelle vicarie e quindi insieme a Matera. È riuscito in un’impresa meravigliosa: tutti abbiamo goduto nel sentirci accompagnati nella solenne liturgia della S. Messa presieduta da Papa Francesco da oltre 550 voci che ringrazio una per una.
Grazie alla Coop. Oltre l’Arte che ha messo a disposizione la casa di Spiritualità “S. Anna” quale luogo di lavoro, d’incontro e di partenza dei partecipanti al Congresso e grazie al Sig. Damiano Riccardi che ha offerto il suo locale quale sede del punto accrediti.
Infine un grazie particolare a Don Antonio Di Leo, anche lui giovane prete, da me nominato Segretario del CEN e a cui non è mai mancato il mio incoraggiamento.
Ha lavorato in modo costante, è stato capace di interagire con tutti e cucire relazioni contribuendo a creare un’atmosfera di proficua collaborazione. Si è confrontato costantemente con le autorità locali e regionali e soprattutto con la segreteria della CEI, dimostrando sempre una grande pazienza e determinazione. Accanto a lui fondamentale è stata la presenza della Prof.ssa Maria Pina Rizzi che ho voluto facesse parte del Comitato Nazionale per il CEN. Donna decisa, preparata e competente con idee chiare nel sapere come gestire la segreteria e coordinare le diverse fasi che hanno portato alla preparazione e celebrazione del Congresso.
Ma grazie a tutti, soprattutto a coloro che probabilmente ho dimenticato di citare.
Insieme con la Madonna SS. della Bruna, di S. Eustachio, di S. Eufemia e di S. Giovanni da Matera, magnifichiamo e benediciamo il Signore.
Vi abbraccio e benedico”.