Le lancette dell’orologio nella notte tra il 29 e il 30 ottobre dovranno essere spostate avanti di un’ora.
Ma, causa la crisi energetica, sul passaggio all’ora solare il dibattito è aperto.
Infatti, secondo le stime mantenere l’ora legale permetterebbe un notevole risparmio sui consumi.
Una proposta che si fa sempre più concreta dopo il via libera arrivato quattro anni fa dall’Unione europea.
Nel 2018 il Parlamento Europeo ha approvato con l’84% dei voti favorevoli l’abolizione dell’obbligo del cambio di orario due volte l’anno, lasciando liberi gli Stati membri di scegliere se optare per l’ora solare o legale.
Non ha dubbi il Presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale Prof. Alessandro Miani, secondo il quale:
“E’ giunto il momento che l’Italia si pronunci per il passaggio all’ora legale consentendoci di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno: la crisi energetica in atto deve far rompere ogni residuo indugio verso questa decisione che già risultava impellente in funzione di mitigazione dei cambiamenti climatici dovuti alle emissioni in atmosfera.
Il risparmio energetico derivante dall’adozione permanente dell’ora legale consentirà di tagliare le emissioni climalteranti per un totale di 200.000 tonnellate di CO2 nel solo 2022: si tratta dello stesso beneficio che otterremmo piantando 2 milioni di alberi, con conseguenze positive sulla salute oltre che risparmi economici dovuti alla riduzione della combustione di fonti fossili per illuminazione e riscaldamento”.
E voi, cosa ne pensate?