“E’ alquanto anomalo che il centro destra materano non sia riuscito a presentare una candidatura alternativa al Presidente uscente della Provincia del Pd Piero Marrese”.
E’ quanto dichiara il Responsabile Provinciale Organizzativo Lega, Gabriele Propati, che prosegue:
“E’ ancora più strano che qualche nostro consigliere regionale si sia attivato per cercare di candidare il Sindaco di Ferrandina Lisanti, esponente di spicco di Italia viva.
E’ l’ennesima riprova, se mai c’è ne fosse bisogno, della totale incapacità politica del centro destra materano e del mio partito di radicarsi sui territori.
Pesano ancora le sconfitte in quasi tutti i comuni del metapontino e soprattutto quella città di Matera dove si è volutamente giocato a perdere.
Abbiamo perso quasi ovunque non riuscendo ad eleggere neanche consiglieri comunali (il riferimento è al mio partito). Io credo che peggio di così non si poteva fare.
Da ex coordinatore regionale dei giovani leghisti, da militante della prima ora ed oggi da segretario provinciale organizzativo del partito sento fortemente di dissociarmi da certi comportamenti che nulla hanno a che vedere con il progetto politico di cambiamento di Matteo Salvini.
Un cambio di passo che i lucani ci hanno chiesto, per esempio, al consorzio di bonifica.
Avremmo dovuto fare la rivoluzione, cambiare la dirigenza dell’ente e soprattutto il suo modus operandi ed invece registriamo continui compromessi al ribasso che offendono e calpestano la dignità del popolo lucano.
Per non parlare di quello che sta accadendo in queste ore con nostri consiglieri regionali e dirigenti di partito che girano la Basilicata a spiegare la bella iniziativa del gas facendosi accompagnare da un consigliere regionale di Italia viva che, nella votazione finale dello scorso agosto, si è astenuto e quindi non ha votato a favore dell’importante provvedimento a beneficio dei lucani. Potrebbe sembrare una barzelletta ma è la triste realtà di questi ultimi giorni.
E’ il momento di dare voce ai nostri Sindaci, agli amministratori locali, ai tanti dirigenti e militanti di partito tenuti sempre in disparte e mai pienamente valorizzati a discapito di qualche personaggio ambiguo che usa il partito a suo uso e costume.
Bisogna farlo subito prima che molti decidano di cambiare aria poiché stanchi di assistere a questo indecoroso teatrino.
Io sono e resto leghista e mi auguro che si prendano provvedimenti per scongiurare una diaspora di gente operosa e per bene.
Confido nel buon senso del commissario regionale Marti e del nostro grande segretario Matteo Salvini”.