Nel 2021 si sono verificati in Basilicata 918 incidenti stradali che hanno causato la morte di 36 persone e il ferimento di altre 1.333.
L’anno 2021 è caratterizzato dalla ripresa graduale delle attività e del traffico stradale ma risente ancora di periodi di lockdown leggeri attuati durante l’anno e diversificati sul territorio.
Rispetto al 2020 aumentano gli incidenti (+35,6%), le vittime della strada (+100,0%) e i feriti (+26,2%), con valori al di sopra di quelli registrati a livello nazionale, dove gli incidenti sono cresciuti del 28,4%, i morti del 20,0%, i feriti del 28,6% (Prospetto 1).
La Basilicata rispetto agli obiettivi europei
I Programmi d’azione europei per la sicurezza stradale, riferiti ai decenni 2001-2010 e 2011-2020, impegnano i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidente stradale.
Per il nuovo decennio di iniziative 2021-2030, gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono l’ulteriore dimezzamento del numero di vittime e dei feriti gravi entro il 2030 rispetto all’anno di benchmark (fissato nel 2019) e il monitoraggio di specifici indicatori di prestazione, Key Performance Indicators (sui temi: infrastrutture, veicoli, infrastrutture stradali, assistenza post-incidente), che l’Italia si prepara a fornire.
Nel periodo 2001-2010 in Basilicata le vittime della strada si sono ridotte del 18,6%, meno della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2021 si registrano variazioni, rispettivamente, di -25,0% e -30,1%.
Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale è diminuito da 4,2 a 3,9 deceduti ogni 100 incidenti mentre quello medio nazionale si conferma pari a 1,9 decessi ogni 100 incidenti.
Nel 2021 l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani), morti a causa di un incidente stradale, è inferiore alla media nazionale (41,7% contro 43,9%).
Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell’incidente (conducenti, passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (calcolato sul totale dei deceduti per incidenti stradali) è inferiore a quello nazionale (rispettivamente 33,3% e 50,9%).
Tra il 2010 e il 2021 in Basilicata l’incidenza dei pedoni deceduti è aumentata dal 10,4% al 13,9% mentre quella delle vittime a bordo di veicoli a due ruote si è leggermente ridotta, dal 20,8% al 19,4%.
A livello nazionale, l’incidenza fra le vittime di conducenti e passeggeri di ciclomotori, motocicli e velocipedi è stabile (34,5% sia nel 2010 che nel 2021) mentre quella dei pedoni sale dal 15,1% al 16,4% (Figura 1).
I costi sociali
Nel 2021 il costo dell’incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in ca.16 miliardi e 400 milioni di euro per l’intero territorio nazionale (277 euro pro capite) e poco meno di 137 milioni di euro (252 euro pro capite) per la Basilicata; la regione incide per lo 0,8% sul totale nazionale.
Il rischio di incidente stradale
Tra il 2020 e il 2021 l’indice di lesività diminuisce da 156 feriti ogni 100 incidenti a 145,2 mentre aumentano quello di mortalità (2,7 decessi ogni 100 incidenti nel 2020; 3,9 nel 2021) e di gravità (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100) che sale da 1,7 a 2,6.
L’indice di mortalità registra un aumento rispetto al 2020 in entrambe le province, in particolare in provincia di Matera, dove il numero di decessi sale da 2,3 a 3,9 ogni 100 incidenti, e nell’area a nord-ovest della provincia di Potenza.
Gli assi viari più critici per la sicurezza stradale sono stati la SS 658 Potenza-Melfi (3 morti, 45 feriti), la SS 407 Basentana (3 morti, 38 feriti), la SS 598 Fondo Valle d’Agri (2 morti, 36 feriti), il tratto lucano della SS 7 Via Appia (2 morti, 23 feriti), la SS 106 Jonica (27 feriti) e la SS 655 Bradanica che fa registrare 2 morti e 11 feriti su un totale di 6 incidenti.
Tra le strade provinciali, il maggior numero di feriti per incidentalità stradale si registra sulle SP 3 e SP 18, in provincia di Matera (rispettivamente 20 e 16 feriti).
Nel 2021 il maggior numero di incidenti si è verificato sulle strade urbane (56,2%), provocando 7 morti (19,4%) e 710 feriti (53,3%).
Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano su tutte le categorie di strada ma l’aumento maggiore si verifica sulle autostrade (+56,3%), seguite dalle altre strade (+46,1%) e dalle strade urbane (+28,0%).
Gli incidenti più gravi avvengono sulle autostrade (12 decessi ogni 100 incidenti) e sulle strade extraurbane (6,9 decessi ogni 100 incidenti).
Sulle strade urbane il 44,4% dei sinistri stradali avviene lungo un rettilineo; sulle strade extraurbane tale percentuale sale al 47,5%.
In ambito urbano gli incidenti rilevati in corrispondenza degli incroci rappresentano il 19,4% del totale, seguono quelli che si verificano in curva (12,4%) o nei pressi di una intersezione (11,6%).
Lungo le strade extraurbane il 38,3% degli incidenti si verifica in curva e il 6,0% nei pressi di un’intersezione.
I mesi e le ore più a rischio
Le misure di contenimento adottate per contrastare la pandemia e i periodi di lockdown attuati nei primi mesi dell’anno hanno influito sulla distribuzione temporale degli incidenti stradali sull’intero territorio nazionale.
Nel periodo gennaio-aprile si registrano in Basilicata 206 incidenti (22,4% del totale) mentre tra maggio e settembre, in coincidenza della riapertura di gran parte delle attività e del periodo di maggiore mobilità per vacanze, si contano 459 incidenti (il 50,0% di quelli avvenuti durante l’anno), con 681 feriti (51,1%) e 17 morti (47,2%) (Figura 5).
Oltre il 73% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 20 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le due e le tre (33,3 morti ogni 100 incidenti) e le ventidue e le ventitré (9,5 morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera (3,9) (Figure 6 e 7).
Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 36,6% degli incidenti notturni, il 25,0% delle vittime e il 38,6% dei feriti.
L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 6,1 decessi ogni 100 incidenti, registrando il valore più elevato il venerdì notte (10,5).
Gli incidenti stradali nelle aree urbane, intermedie e periferiche
In Basilicata il 18,1% degli incidenti stradali è concentrato nei Poli urbani; considerando anche le Aree di cintura, che comprendono i comuni più prossimi ai Poli, si arriva al 22,6%.
Nei comuni delle Aree interne, aree significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali (di istruzione, salute e mobilità), gli incidenti rappresentano il 77,5% del totale regionale.
Rispetto al 2020 gli incidenti aumentano sia nei Centri (+17,6%) che nelle Aree interne (+41,9%).
Il numero delle vittime aumenta del 200,0% nei Centri e del 87,5% nelle Aree Interne.
In Basilicata solo il comune capoluogo di regione, caratterizzandosi come centro di offerta di servizi, è classificato come comune Polo e rappresenta il 12% della popolazione regionale.
I comuni classificati come Cintura sono 11 con l’8,5% della popolazione.
Nelle Aree interne (comuni classificati come Intermedio, Periferico o Ultra periferico) ricadono 119 comuni nei quali risiede il 79,5% della popolazione lucana.
I comportamenti a rischio e le persone coinvolte
La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (56,2%); la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (240 casi, 7 vittime e 406 feriti), seguita dal tamponamento (121 casi, 1 vittima e 194 persone ferite). La tipologia più pericolosa è lo scontro frontale (12,2 decessi ogni 100 incidenti), seguono la fuoriuscita (6 decessi ogni 100 incidenti) e la caduta da veicolo (5,9 decessi ogni 100 incidenti).
Gli incidenti a veicoli isolati, con una media di 5 morti ogni 100 incidenti, risultano più rischiosi rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (3,1 decessi).
Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, la guida distratta, la velocità troppo elevata e il mancato rispetto delle regole di precedenza sono le prime tre cause di incidente (escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata).
I tre gruppi costituiscono complessivamente il 42,7% dei casi.
Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 22,3% mentre l’elevata velocita per il 16,6% (Tavola 14, in allegato).
Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per le classi di età 30-44 anni (9,0 per 100mila abitanti) e 65 anni e oltre (8,4).
Il tasso di lesività standardizzato è pari a 528,4 per la classe di età 15-29 anni, a 325,7 per quella 30-44 anni.
I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 75,0% delle vittime e il 67,5% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate l’11,1% dei morti e il 25,4% dei feriti, i pedoni il 13,9% dei deceduti e il 7,1% dei feriti.
Dei cinque pedoni rimasti vittima di incidente stradale, tre avevano almeno 65 anni mentre il 49,5% dei pedoni feriti ha meno di 45 anni