“Esprimiamo soddisfazione per l’intesa raggiunta dai sindaci interessati.
Finalmente si parte con l’applicazione del “Fondo per la Crescita” della legge 14 del 2021 a sostegno di 14 comuni compresi nelle aree delle concessioni Eni e Total.
Gli obiettivi nell’intesa caratterizzeranno il primo programma biennale finalizzato all’utilizzo delle risorse sono stati definiti in un incontro nella sede di Villa d’Agri della Comunità Montana, a cui abbiamo partecipato nella giornata di ieri.
Si ristorano tutti i comuni che, per i prossimi anni, sono interessati dalle estrazioni e quelli confinanti.
È una un’operazione storica che guarda il futuro e che metterà nelle condizioni i 14 comuni di utilizzare i fondi per le attività indicate nell’intesa e la legge così rende giustizia a un intero e ampio territorio.
Anche i 14 comuni (Abriola, Anzi, Brienza, Moliterno, Paterno, Laurenzana, Sarconi, Sasso Di Castalda, Spinoso, Tramutola, Aliano, Armanto, Cirigliano, Guardia Perticara, Missanello, Pietrapertosa, Stigliano) confinanti a quelli solitamente beneficiari perché sede dei pozzi petroliferi saranno destinatari sistematici di una risorsa economica annuale che compensa gli effetti negativi delle estrazioni e migliora le condizioni di vita delle comunità sui temi dell’ambiente, della socialità e della transizione energetica”.
Lo rendono noto i Consiglieri regionali Luca Braia, capogruppo Italia Viva – Renew Europe e Genuario Aliandro della Lega.
Proseguono i due consiglieri Braia e Aliandro:
“Importi che, con la legge a regime, si aggirano dai 60mila ai 150mila euro anno per i comuni più piccoli come Aliano, Cirigliano, Missanello e Armento e fino ai 500-600mila euro anno per quelli con una popolazione più numerosa come Stigliano, Tramutola, Paterno, Brienza.
Definita l’intesa nella sala della sede di Villa d’Agri della Comunità Montana dai 14 sindaci interessati dalla legge proposta e fatta approvare da Aliandro e Braia sul ‘fondo per la crescita’ le direttrici sulle quali saranno investite i primi 3 Meuro delle annualità 2021 e 2022.
L’intesa di ieri firmata dai sindaci sancisce per il ‘fondo per la crescita’ le direttrici sulle quali saranno investiti i primi 3 milioni di euro delle annualità 2021 e 2022.
Per i prossimi anni, poi, in maniera incrementale, come stabilito dalla legge approvata nell’aprile 2021, i Comuni potranno disporre in proporzione agli abitanti, di quota parte di un fondo a loro dedicato che dal 2026 si stabilizzerà sui 5 milioni di euro all’anno sino al termine delle concessioni.
Ogni biennio i Sindaci potranno definire gli ambiti di intervento che, in questo caso, sono stati individuati in due macro aree.
La prima legata ad ‘Azioni di mantenimento e miglioramento ambientale’ e la seconda denominata ‘Illumino meglio, illumino a lungo’.
Dopo l’approvazione della Dgr che recepirà l’intesa i Comuni potranno consegnare le schede progetto per utilizzare i fondi di questa importantissima norma regionale, di cui siamo orgogliosi, resi disponibili da impegnare per i 14 comuni beneficiari entro il 2023.
Siamo orgogliosi di quanto in maniera sinergica abbiamo messo in campo, unendo sensibilità e recependo le istanze di quelle comunità che, pur subendo gli effetti negativi anche ambientali delle estrazioni petrolifere, non recepivano risorse economiche per poter bilanciare economia e sviluppo, in parte compromessi proprio dalle attività invasive, seppure strategiche per la Basilicata e l’Italia intera.
Ora tocca ai Sindaci programmare in dettaglio le iniziative da mettere in campo: dal sostegno, ai costi e alla transizione energetica, sino all’incentivo per l’autoimpresa, chiaramente tutelando contemporaneamente e valorizzando l’ambiente, facendo diventare lo stesso territorio e i benefici tratti da questi fondo occasione di integrazione sociale, economica e occupazionale”.