Di seguito la lettera aperta scritta dall’ex direttore amministrativo dell’Itas di Marconia Pietro Raucci ed indirizzata al Presidente della Provincia, al Prefetto di Matera, al consigliere provinciale Viviana Verri, al Dirigente Scolastico Itas Marconia, al personale Docente e Ata Itas Marconia e al Sindaco di Pisticci:
“Preg.mo Presidente, Sua Eccellenza il Prefetto, Sindaco, Dirigente Scolastico,
ho appreso con piacere il bellissimo evento celebrato il 21 gennaio a Marconia, con il taglio del nastro per l’inaugurazione della nuova sede dell’Istituto Professionale Alberghiero.
Mi compiaccio e apprezzo il lavoro già iniziato circa 15 anni orsono e portato a termine dall’attuale Presidente Marrese.
Ho letto che è stata una giornata emozionante e di gioia, anch’io gioisco assieme a tutti voi per l’evento che Marconia aspettava da tanto tempo, perché potenziare una scuola per il turismo a Marconia ha una fondamentale importanza per l’intero territorio del Metapontino.
Però alla pari del turismo è di fondamentale importanza per il territorio di Pisticci e per l’intero Metapontino, l’agricoltura.
Pertanto mio malgrado esprimo un grande rammarico in quanto VOI TUTTE AUTORITA’ intervenute non avete detto una parola per un’altra scuola ad indirizzo agrario, situata a 50 mt da dove eravate, con una serra dentro l’Istituto, meccanizzata e costruita con tecniche moderne, costata oltre 400 milioni delle vecchie lire, che versa in uno stato di totale abbandono.
Presidente, un Istituto Tecnico Agrario, per giunta nel Metapontino, non può esistere senza l’azienda agraria, lo dice la legge dello Stato: ‘per istituire un Istituto scolastico ad indirizzo agrario, la Provincia o il Comune (in comodato) devono dotare lo stesso di un congruo numero di Ha di terreni’ (ne bastano anche pochi).
L’azienda c’è, ma è in uno stato pietoso, con due serre in cui sono cresciute le erbacce, anche perché si trova in una zona soggetta ad inondazioni del fiume ed è distante dalla scuola, gli alunni non possono recarsi per le esercitazioni, non sono praticate colture sperimentali.
Presidente sono certo della Sua sensibilità e disponibilità a risolvere il problema.
Premesso che quasi tutti gli Istituti Agrari d’Italia hanno intorno a sé i terreni per le esercitazioni pratiche. (gli alunni devono uscire dalle aule e trovare nelle immediate vicinanze i laboratori di azienda per le esercitazioni)
Per questo motivo faccio una proposta semplice e di facile soluzione, che non richiede un eccessivo finanziamento, (magari si potrebbe pensare al PNRR, proprio per gli Istituti Agrari prevede cospicue risorse):
Nei pressi del campo sportivo di Marconia, adiacente la scuola agraria, ci sono dei terreni abbandonati che sono ricettacoli di rifiuti, se non erro dovrebbero essere di proprietà comunale, bonifichiamoli con terreno vegetale e li assegniamo con ‘l’Istituto del Comodato’ da parte del Comune alla scuola, bastano anche due ettari, per mettere un vigneto sperimentale, un agrumeto, una piccola serra ecc.
Proviamo ad istituire un I.T.S. presso l’ITAS di Marconia, visto che in Basilicata ne esiste soltanto uno ed è a Potenza in un indirizzo diverso dal settore agricoltura.
Chiudo, certo della Sua disponibilità chiedendo un incontro cui partecipare assieme ad una delegazione di docenti dell’ITAS, per poter meglio perfezionare la mia proposta.
In alternativa chiedo al personale docente e al Dirigente di farsi promotori di una conferenza di servizio presso l’aula magna dell’ITAS cui invitare, Provincia, Comune, Regione”.