Si è svolta ieri sera nel plesso scolastico di Sant’ Antonio Casalini di Bella (Pz) una riunione congiunta tra le amministrazioni comunali di Bella, Baragiano e rappresentanti della Provincia di Potenza per affrontare il delicato problema della chiusura della strada provinciale SP 67, che collega gli abitanti di Baragiano (Pz) e Sant’Antonio Casalini interessata da un movimento franoso.
La strada è di vitale importanza sia per la viabilità ordinaria che per la viabilità commerciale.
Tutta l’area che si estende tra Baragiano Scalo e Sant’Antonio Casalini, densamente abitata e che conta la presenza di numerosissime aziende agricole e zootecniche, è un’arteria importantissima per le due comunità.
Il trasporto sia interurbano che commerciale è messo fortemente in crisi in quanto i percorsi alternativi aumentano notevolmente il chilometraggio e si svolgono su strade intercomunali e provinciali anch’esse già provate da eventi legati al maltempo invernale.
A ciò si aggiunge la mancata manutenzione delle strade, dei sistemi di regimentazione delle acque e di molti terreni a volte abbandonati che insistono sui tracciati.
I sindaci di Baragiano e Bella ed i rispettivi Consigli Comunali hanno intrapreso azioni comuni volte a sensibilizzare gli enti gestori, in particolare la Provincia Di Potenza, rappresentata dal consigliere provinciale Carmine Ferrone, e l’assessorato alle infrastrutture della regione Basilicata, a porre maggiore attenzione al sistema viabilità di tutto il Marmo Platano.
In particolare per la SP67 si richiederà un intervento a carattere di urgenza, per garantire nel frattempo un percorso alternativo semaforico, a senso unico alternato, che bypassi l’evento franoso e per ottenere manutenzione e apposizione di segnaletica sui percorsi alternativi.
È quanto hanno dichiarato i Sindaci di Bella Leonardo Sabato e di Baragiano Giuseppe Galizia e il consigliere provinciale Carmine Ferrone:
“C’è da scongiurare ogni forma di possibile isolamento.
Le tante aziende produttive già in ginocchio rischiano la chiusura. Non c’è lo possiamo permettere”.