“Lo avevamo detto ben due anni fa che l’incarico dato dal sindaco Bennardi al portavoce e capo di gabinetto Piergiuseppe Otranto presentava una serie di “anomalie” legate alla forma contrattuale che – così come perimetrata dalla Giunta Bennardi di allora – aveva previsto per il Portavoce del Sindaco anche le funzioni di Capo di Gabinetto da svolgere “senza ulteriori oneri per l’amministrazione”, dunque apparentemente a titolo gratuito.
Oggi apprendiamo che la Corte dei Conti stima un danno erariale di circa 75mila euro per il Sindaco, la giunta dell’epoca insieme al segretario e a un dirigente”.
Così il consigliere comunale Nicola Casino, capogruppo di Forza Italia commenta la notizia sul procedimento incardinatosi innanzi alla Corte dei Conti e che vede coinvolti componenti di giunta e dirigenti di questa maggioranza guidata dal Sindaco Bennardi:
“Due anni fa Nicola Casino, insieme ai Consiglieri Comunali di opposizione del centrodestra Adriana Violetto, Rocco Luigi Sassone, Angelo Lapolla, Augusto Toto, Mario Morelli e Francesco Lisurici presentò un’interrogazione a risposta scritta e orale per fare chiarezza sull’incarico dato a Piergiuseppe Otranto.
Nell’interrogazione si evidenziava come la legge non prevedesse prestazioni lavorative a titolo gratuito nelle pubbliche amministrazioni ed in particolare si rappresentava che la Corte dei Conti aveva – con precedenti pronunce – sostenuto e ribadito graniticamente che “la norma non ammette forme di collaborazione al di fuori del lavoro “subordinato oneroso” (Corte dei Conti, Sez. reg. Campania, delibera 213/2015/PAR).
Con l’interrogazione dell’11 gennaio 2021 avevamo evidenziato che per “accomodare” la questione contrattuale e permettere di inquadrare Otranto come lavoratore autonomo il Comune aveva provveduto addirittura a modificare i regolamenti, forse per consentire al professionista barese di mantenere anche gli altri impegni professionali presso l’Università di Bari e l’esercizio della professione forense, certamente incompatibile con una assunzione al Comune di Matera con contratto di natura subordinata.
Infatti con Delibera di Giunta Comunale n. 289 del 2 novembre 2020 il Comune aveva disposto la modifica dell’art. 14.3 del “Regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi” nella parte in cui prevedeva che il Portavoce del Sindaco, se esterno all’amministrazione, dovesse essere assunto con contratto di lavoro a tempo determinato, per consentire che il rapporto con il soggetto individuato come portavoce potesse avere anche natura autonoma.
Quelle ipotizzate violazioni, che la giunta comunale dell’epoca non ha inteso ritirare in autotutela, hanno poi trovato esatto riscontro nell’indagine della Corte dei Conti che ha contestato a Bennardi e alla sua giunta in ipotesi di danno erariale.
Le deboli giustificazioni di Bennardi, il quale all’interrogazione in Consiglio comunale aveva risposto dicendo che era tutto regolare, ora franano dinnanzi alle istanze della Corte dei Conti che ora chiede la restituzione del maltolto”.