“Incommentabile è il comportamento del Sindaco di Salandra che non si presenta neanche ad una convocazione del Prefetto di Matera, lasciando i suoi concittadini e tutti i lavoratori del Sub ambito 3 senza stipendio”, è quanto dichiara il Segretario Generale della FIT-CISL di Basilicata Colucci Sebastiano, che prosegue:
“Una vertenza che ormai è diventata lapalissiana, piena di non verità, raggiri e mala Amministrazione, è bene sapere che il Comune di Salandra si ritrova ad essere capofila nella gestione dei rifiuti di tutto il Sub Ambito 3 che Comprende i Comuni di Salandra, Accettura, San Mauro Forte, Garaguso, Calciano, Oliveto Lucano, e da capofila incassa i corrispettivi dagli altri 5 Comuni, corrispettivi che dovrebbe versare alla Società gestrice del Servizio, ma questo non accade nella totale indifferenza di tutte e 6 Amministrazioni Comunali.
Eppure i lavoratori addetti alla raccolta sono anche cittadini di quei Comuni, e non comprendiamo come possano i Sindaci rimanere inermi all’abuso fatto dal Sindaco di Salandra a danno di lavoratori che guadagnano circa 700€/Mese, e sfiderei chiunque ma soprattutto il Sindaco di Salandra a percepire in continuo ritardo lo stipendio, senza avere gravi ricadute familiari.
In queste ore stiamo segnalando alla Procura della Repubblica i fatti che stanno interessando l’appalto in oggetto, così da accertare le eventuali responsabilità di chi dovrebbe Amministrare da buon padre di famiglia, ma che invece si rende irraggiungibile persino dalla massima carica istituzionale della Provincia, ovvero il Prefetto.
Il 16 Marzo 2023 faremo un primo sciopero di 4 ore sotto la Prefettura di Matera dalle ore 8.00 cosi da far sentire a tutti il grido di dolore di queste numerose famiglie, e ci scusiamo anticipatamente con i cittadini dei 6 comuni per i disagi che si verranno a creare.
La nostra Segreteria, sarà sempre al fianco dei lavoratori addetti alla raccolta dei rifiuti, che continuamente si ritrovano a dover combattere enti che vorrebbero far cassa sulla loro pelle, ma che non hanno fatto bene i conti con la nostra caparbietà e attaccamento ai diritti dei lavoratori”.