A Pignola, il 18 febbraio scorso, i Carabinieri della locale Stazione, insieme a quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Potenza, chiamati da alcuni cittadini allarmati, hanno sorpreso un giovane che dopo aver rotto una porta finestra, era entrato in ben tre abitazioni di un condominio ubicato nel centro cittadino.
Anche in questo caso l’interessato, nei cui confronti vale la presunzione di innocenza, potrà fornire all’Autorità Giudiziaria, a cui è stato segnalato, tutti gli elementi a sua discolpa.
Si riportano, inoltre, gli ultimi episodi in cui i militari dell’Arma sono prontamente intervenuti il più recente dei quali è quello verificatosi nelle prime ore del 21 febbraio scorso, quando una “gazzella” del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Melfi, durante uno specifico servizio teso a reprimere reati predatori, ha intercettato lungo la S.P. 48 due trattori stradali, i cui conducenti, dopo aver ignorato l’alt intimato dai militari, hanno continuato la loro corsa in direzione Foggia.
Al fine di sottrarsi al controllo, l’autista di uno dei veicoli arrestava il mezzo sulla corsia di accelerazione che collega la predetta strada con la S.S. 655, dileguandosi nei campi circostanti e garantendo così anche la fuga al secondo veicolo che non poteva più essere raggiunto dai Carabinieri, che hanno comunque provveduto al recupero e restituzione al legittimo proprietario del camion abbandonato.
Un nuovo tentativo di furto di rame è stato invece perpetrato a Tolve ai danni di un parco eolico in contrada Monticelle.
Solo il rapido intervento della pattuglia dei Carabinieri della locale Stazione ha evitato che il colpo fosse portato a termine, mettendo in fuga i malviventi che sono stati costretti anche ad abbandonare la loro autovettura, su cui avevano già caricato alcune centinaia di metri di cavi in rame e due bobine anch’esse in rame, sottratte da una cabina a medio-alta tensione, per un peso complessivo stimato all’incirca in 200 kilogrammi.
Tale episodio è solo il più recente di una serie di analoghi interventi andati a buon fine da parte dei militari dell’Arma, quali ad esempio quello avvenuto la notte tra il 30 ed il 31 gennaio, allorquando la pattuglia dei Carabinieri di Oppido Lucano (PZ), intercettò e bloccò un’autovettura con all’interno quattro bobine in rame.
I tre malviventi, inseguiti, anche a piedi, furono costretti ad abbandonare l’autovettura e a fuggire tra i terreni posti lungo la SS 96bis.
I successivi accertamenti permettevano di stabilire che si trattava di refurtiva asportata da una cabina elettrica nel Comune di Calvello (PZ).
E ancora, il successivo 8 febbraio, sempre i Carabinieri della Stazione di Oppido Lucano riuscivano ad intercettare due veicoli con andatura sospetta, i quali, all’avvicinarsi della pattuglia, tentavano la fuga, venendo comunque raggiunti e fermati.
Sul primo dei due veicoli, risultato rubato, veniva rinvenuto un ammasso di cavi verosimilmente sottratti a linee elettriche a media/alta tensione, il cui rame era già stato estratto.
Il secondo veicolo, che aveva cercato di fare da apripista prima e durante la fuga, era condotto da un soggetto privo di patente di guida, in compagnia di un terzo.
In quella circostanza i tre uomini fermati venivano segnalati e l’autovettura risultata rubata veniva posta sotto sequestro.
Gli episodi più recenti si sono verificati fra la settima scorsa e questa.
I Carabinieri della Stazione di Sant’Arcangelo, hanno risolto il mistero del furto e del tentato furto avvenuti presso la locale chiesa di “SAN GIUSEPPE OPERAIO”, nella quale, tra dicembre e gennaio, autori finora rimasti ignoti avevano preso di mira i contanti contenuti nella cassetta delle offerte.
Le indagini subito poste in essere dai Carabinieri hanno consentito di raccogliere concreti indizi a carico di due soggetti, i quali, innocenti fino a sentenza definitiva, potranno legittimamente rappresentare all’Autorità Giudiziaria, alla quale sono stati deferiti, la loro versione dei fatti.
Gli episodi descritti evidenziano quanto sia importante, in situazioni analoghe o in ogni altra di pericolo o dubbio, informare tempestivamente i presidi delle Forze dell’Ordine tramite il numero di emergenza 112, o le Stazioni dell’Arma dei Carabinieri capillarmente dislocate in 76 Comuni della Provincia, anche in modo da consentire la predisposizione di celeri ed efficaci attività investigative che possano condurre all’individuazione degli autori dei reati e, possibilmente, al recupero e restituzione del bene sottratto.
La tempestività nel denunciare risulta spesso la carta vincente nella risoluzione dei casi, come avvenuto ad esempio a Rionero in Vulture, dove i Carabinieri della locale Stazione hanno identificato e deferito all’autorità Giudiziaria i due autori di un furto in abitazione avvenuto ad inizio febbraio.
I due, innocenti fino a sentenza definitiva, potranno, come previsto dalla legge, legittimamente rappresentare all’Autorità Giudiziaria gli elementi a loro discolpa.