Riceviamo e pubblichiamo una nota stilata dall’ANED, Associazione Nazionale Emodializzati – Dialisi e Trapianto – Onlus, relativa alla Giornata Mondiale del Rene indetta per giovedì 9 marzo 2023:
“Giovedì 9 marzo 2023, dalle ore 8.30 alle ore 13.00, al piano terra dell’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, il personale medico ed infermieristico della Nefrologia, Dialisi e Trapianto, insieme ai volontari ANED – Associazione Nazionale Emodializzati – Dialisi e Trapianto – Onlus, resteranno a disposizione per offrire alla cittadinanza controlli gratuiti delle urine, la misurazione della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e una visita nefrologica.
A ogni cittadino che si sottoporrà ai controlli sarà rilasciato un foglio con i risultati e i valori rilevati e, nei casi che lo necessitino, suggerito il percorso da intraprendere.
Per sottoporsi ai controlli non è necessaria la prenotazione né l’impegnativa del medico di medicina generale.
L’insufficienza renale cronica è una patologia che negli ultimi anni è andata manifestandosi sempre più come un’entità in crescita esponenziale a livello mondiale.
Circa il 10% della popolazione adulta nel mondo soffre di Malattia Renale Cronica: sono circa 850 milioni le persone colpite e tra i 2,3 e i 7,1 milioni i decessi che si contano ogni anno per l’impossibilità di accedere a dialisi e trapianto.
In Italia, questa patologia colpisce circa 5 milioni di persone.
Eppure, il problema rimane ancora poco conosciuto e sottovalutato perché spesso non ci si accorge dell’insorgere della malattia renale, in quanto non presenta sintomi importanti.
Inoltre, dai dati emerge che 7 italiani su 10 non hanno mai eseguito alcun controllo per conoscere la salute dei propri reni e 1 su 2 non sa chi sia il nefrologo, lo specialista dei reni.
La perdita completa della funzione renale rende necessario un trattamento sostitutivo, rappresentato dalla dialisi o dal trapianto.
La dialisi è una terapia salvavita che coinvolge pazienti e familiari e costringe i malati a recarsi in ospedale tre volte la settimana, un giorno si un giorno no, legarsi ad una macchina per circa 3-4 ore, semplicemente per sopravvivere.
Inoltre la presenza di un deficit funzionale renale fa da moltiplicatore del rischio di mortalità e morbidità in molteplici patologie come la diffusa ipertensione, il diabete, lo scompenso cardiaco ecc.
Ecco perché ANED a fianco della Nefrologia Italiana è chiamata, oltre alla dialisi e al trapianto, ad una svolta epocale grazie alle conoscenze scientifiche in questo campo.
La svolta si chiama PREVENZIONE e CURA per il rallentamento della progressione della malattia se diagnosticata per tempo.
Dobbiamo fare in modo che sempre meno persone arrivino alla dialisi.
Occorre far crescere la consapevolezza sulla malattia renale cronica e sensibilizzare la popolazione ad adottare stili di vita e comportamenti che consentano di prevenire o quantomeno di giungere a diagnosi più precoci e trattamenti tempestivi.
Ma la medicina territoriale e le riforme in atto sembrano non considerare la nefrologia e, soprattutto, i pazienti nefropatici, nonostante sia ampiamente prevista un’ulteriore impennata delle diagnosi di malattia renale cronica nel breve periodo quale effetto dello stop che hanno subito le visite specialistiche a causa della pandemia.
Un aumento del carico di lavoro che in questo momento graverebbe eccessivamente sui centri di nefrologia che vedono ridursi sempre di più il numero di nefrologi in attività.
In Italia sono quasi 50.000 le persone tra uomini, donne e bambini che effettuano dialisi, circa 10.000 i nuovi ingressi in dialisi nell’ultimo anno, 7mila i pazienti in lista d’attesa per un trapianto di rene.
In Basilicata i dializzati sono circa 420, in trattamento presso 12 Centri dialisi di cui due privati, oltre 200 i trapiantati, i nuovi ingressi sono in linea con la media nazionale, mentre centinaia sono le persone affette da malattie renali; presso l’ospedale di Matera sono in trattamento dialitico 80 pazienti”.