L’azienda Sanitaria Locale di Matera ha adottato da ieri, con la Delibera n. 308, una nuova procedura a tutela del personale dipendente, per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori.
L’adozione della nuova procedura rappresenta una revisione migliorativa della già esistente “Procedura Generale di Prevenzione e Protezione dei Lavoratori” che mira a contrastare i fenomeni di violenza sui luoghi di lavoro, tutelando maggiormente il personale sanitario impegnato a tutti i livelli.
In ambiente sanitario sono aumentati gli episodi di violenza, nei confronti del personale sanitario: ai rischi tradizionali (chimici, fisici e biologici) per la salute del lavoratore si sommano i rischi psicosociali emergenti, legati all’organizzazione e le patologie correlate (stress, burnout, mobbing, aggressioni) stanno diventando una delle principali cause di alterazione della salute sul posto di lavoro.
Afferma il Direttore Generale, Sabrina Pulvirenti:
“Recependo le indicazioni e le raccomandazioni del Ministero della Salute l’Azienda Sanitaria di Matera ha condotto un’indagine conoscitiva al fine di individuare i fattori di rischio ed adottare iniziative e programmi, volti a prevenire gli atti di violenza e attenuarne le conseguenze negative.
L’indagine ci ha permesso di evidenziare le situazioni di rischio e di vulnerabilità per i dipendenti consentendoci di mettere in atto opportune misure di prevenzione e protezione dei lavoratori per contrastare questo fenomeno delle violenze fisiche e verbali che accadono ormai, sempre più spesso, in Italia”.
Lo scopo della nuova procedura adottata è quello di:
- implementare le misure che consentano l’eliminazione o la riduzione delle condizioni di rischio (individuali, ambientali, organizzative) eventualmente presenti all’interno delle strutture dell’ASM;
- diffondere una politica di tolleranza zero verso atti di violenza, fisica o verbale, all’interno delle strutture dell’Azienda e assicurarsi che operatori, pazienti, visitatori siano a conoscenza di tale politica;
- incoraggiare il personale a segnalare prontamente gli episodi subiti e a suggerire le misure per ridurre o eliminare i rischi.
Conclude Pulvirenti:
“Ancora una volta l’ASM dimostra attenzione al contrasto di ogni tipo di violenza verso i propri dipendenti.
La violenza non ha solo un impatto negativo sul benessere psico-fisico del personale sanitario, ma influisce anche sulla sua motivazione al lavoro.
Di conseguenza compromette la qualità delle cure e mette a rischio l’offerta sanitaria.
Per questo motivo, contrastare la violenza significa migliorare, indirettamente, anche le performance sanitarie”.