Antonio Di Matteo, Consigliere comunale di MuoviAmo Tursi, denuncia:
“I disservizi del Consorzio di bonifica non sono soltanto nei campi.
Gli agricoltori devono armarsi di pazienza anche quando si rivolgono agli uffici per le domande di irrigazione.
Che sia gennaio o febbraio o marzo o qualsiasi altro mese dell’anno la musica non cambia.
C’è un’evidente disorganizzazione a livello di ufficio.
Un solo operatore non può essere sufficiente a servire tutti gli utenti del comprensorio di riferimento del relativo centro operativo.
Non basta neanche ampliare gli orari di apertura al pubblico dello sportello.
Ogni utente impegna in media l’operatore per almeno una mezz’ora, quindi in quasi 6 ore di apertura al pubblico soltanto 12 utenti possono essere soddisfatti.
Tutti gli altri in fila avranno perso solo tempo nell’attesa e dovranno tornare i giorni successivi.
Gli operatori sono gentili, pazienti e disponibili.
Ma questo non basta a calmare gli animi degli agricoltori che vedono intere giornate di lavoro perse a causa della disorganizzazione dell’ufficio pubblico.
È necessario che più operatori del Consorzio ricevano la formazione necessaria per sopperire alle richieste degli utenti nei periodi di maggiore affluenza.
Ci sono agricoltori che lamentano di aver perso più di un giorno in fila senza essere riusciti a risolvere nulla.
Non è assolutamente accettabile in un mondo sempre più moderno e dopo una pandemia che ha visto importanti investimenti pubblici in digitalizzazione.
Si potrebbero prevedere forme semplificate di autodichiarazione online, come avviene ad esempio con la dichiarazione dei redditi.
Oppure, come avviene per la richiesta di contributo pubblico sulle polizze grandine, i Centri di Assistenza Agricola possono fornire i dati presenti nel fascicolo aziendale.
Le soluzioni sono numerose ma evidentemente non si ha la voglia di potenziare un ente importantissimo come il Consorzio di Bonifica per un territorio ad alta intensità agricola come il Metapontino”.