Lo scorso venerdì 19 maggio, Elena Mirimao, una delle quattro artiste del Carro trionfale della Bruna 2023, ha tenuto un Laboratorio di cartapesta per gli studenti della II B della secondaria di primo grado Nicola Festa di Matera, insieme alla docente di arte, Maria Luisa Montemurro.
Spiega la scuola:
“I ragazzi hanno realizzato una colomba in cartapesta per il Carro trionfale della Madonna della Bruna che il prossimo 2 luglio sfilerà per le vie della città.
Il Laboratorio rientra nelle attività dell’unità di apprendimento di Studio del territorio intitolata “La festa della Bruna tra storia e tradizione”.
Il Carro Trionfale rappresenta una grande opera che racchiude al suo interno ingegno, abilità, arte, devozione e tradizione.
È fatto di materiali poverissimi, legno per la struttura, carta, colla, tanta creatività e tanti colori.
Ogni anno questo grande manufatto in cartapesta viene realizzato secondo un tema portante, e ogni anno viene distrutto dal popolo materano in piazza Vittorio Veneto, con il tradizionale “Strazzo”, che permette ai più audaci “assaltatori” di portarsi a casa una statua o comunque un pezzo del Carro.
Le tecniche di cartapesta sono state utilizzate dagli artisti di tutto il mondo per secoli per creare opere d’arte uniche e impressionanti.
Ma anche da tante comunità per i carri del carnevale.
Esistono vari metodi per manipolare la carta e la colla in forme intricate per produrre opere d’arte straordinarie.
Alcune tecniche includono la stratificazione di strisce di carta su uno stampo, la modellazione della pasta di carta nelle forme desiderate e la miscelazione di vernice o altri materiali nella miscela di cartapesta.
Esplorare e manipolare la cartapesta è stata per i ragazzi un’esperienza divertente e gratificante.
Ancora più emozionante sarà vedere sfilare il manufatto e vedere poi la colomba “volare” in alto sulle teste della gente al momento dello strazzo, quando qualcuno la porterà a casa.
Chissà se questi ragazzi un domani porteranno avanti in prima persona la tradizione del Carro in cartapesta”.
Ecco le foto del laboratorio.