Ad aprire i lavori il vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Polese, che ha sottolineato i motivi della presentazione congiunta da parte dei consiglieri di Italia viva, Gruppo misto e Idea delle due proposte di legge.
Ha detto:
“La sensibilità che ci accomuna pur partendo da esperienze politiche diverse, non inficia la stessa volontà politica di portare avanti iniziative volte al miglioramento della vita nella nostra regione ed a cercare di rendere più fluidi i percorsi legislativi in merito a questioni di assoluta importanza e concretezza.
Questa comunione di intenti è partita da un lungo dialogo su principi e valori atti al benessere della comunità con l’obiettivo di contribuire fattivamente ad un salto di qualità nell’azione politica, sia consiliare che governativa di questa Regione.
La nostra vuole essere, quindi, ‘proposta’ e non ‘distinzione’, ponendo in campo sinergie e condivisione su temi pregnanti al fine di ottenere e sancire un reale cambio di passo”.
La prima proposta di legge concerne la “Dieta Mediterranea Patrimonio dell’Umanità”, d’iniziativa del consigliere Braia (Iv), sottoscritta dai consiglieri Polese (Iv), Sileo e Giorgetti (Gm) e Baldassarre (Idea).
Vi sono comprese ‘le disposizioni in materia di salvaguardia, valorizzazione e promozione di uno stile di vita e di una cultura di sviluppo sostenibile dei prodotti agroalimentari lucani e della cucina lucana’.
Ha spiegato Braia:
“La proposta di legge sulla Dieta mediterranea in Basilicata ha l’obiettivo di valorizzare, diffondere e promuovere la dieta mediterranea riconosciuta patrimonio immateriale dell’Unesco anche nella nostra regione, partendo dalla convinzione che la promozione dell’agroalimentare lucano vada inserito con una strategia di marketing e di informazione più ampia ed esaustiva da rendere esplicita in contesti internazionali, oltre che negli eventi e nelle fiere che si svolgono in Basilicata.
E’ solo con la conoscenza e la valorizzazione del prodotto lucano, infatti che si può adottare una politica proficua di invito al consumo e di inserimento in un mercato globale di qualità.
I prodotti della nostra terra sono inseriti a pieno titolo nelle caratteristiche organolettiche proprie della Dieta mediterranea, così come rappresentano una pietra miliare nell’ambito dell’alimentazione sana ed anche visivamente di eccellenza in ogni vetrina non solo europea”.
“La Dieta mediterranea a marchio lucano deve divenire strumento fondamentale per far sì che la Basilicata sia sempre più regione di riferimento per la qualità della vita che si fonda sulla ottimizzazione della biodiversità.
Una regione in cui la tutela dell’ambiente con le sue peculiarità rappresenti presente e futuro di un territorio ricco e vario.
Nutrirsi della bellezza del nostro patrimonio culturale e strutturale significa, nel contempo, apprezzare i valori gastronomici che costituiscono anch’essi consistente parte della storia di una regione da sempre identitaria”.
La seconda proposta di legge, d’iniziativa del consigliere Giorgetti e sottoscritta da Sileo, Baldassarre, Braia e Polese, reca l’ “Istituzione del Piano Regionale per la Transizione Ecologica (PRTE)”.
L’obiettivo della proposta di legge – è specificato nella relazione di accompagnamento alla pdl – è quello di dotare la Regione Basilicata di uno strumento strategico che si concentri su sviluppo sostenibile e contrasto ai cambiamenti climatici, sia in termini di riduzione delle emissioni che di adattamento.
Il PRTE accoglierà tutte le politiche regionali destinate ad accompagnare un profondo processo di cambiamento strutturale, puntando ad una vera e propria “transizione ecologica” attraverso la riduzione delle emissioni, l’incremento delle energie rinnovabili, la promozione di azioni di relati ai cambiamenti climatici in atto, come ad esempio, la tutela della biodiversità o della risorsa idrica.
Ha affermato Giorgetti:
“Piano ambizioso, ma con basi solide la cui finalità primaria sarà quella di fare un passo avanti, significativo, verso uno sviluppo sostenibile e per la tutela, dell’ambiente.
Attraverso il PRTE, la Basilicata potrà individuare obiettivi specifici definendo le risorse necessarie per raggiungere il predetto obiettivo e per attuare interventi settoriali e intersettoriali.
Il piano sarà coerente con gli obiettivi globali dell’Agenda 2030 ed include un sistema di monitoraggio delle emissioni di gas climalteranti.
Il Piano Regionale per la Transizione Ecologica si propone di tutelare, valorizzare e conservare le risorse ambientali, puntando a raggiungere la completa neutralità climatica, l’economia circolare e lo sviluppo ambientale sostenibile.
Attraverso politiche e azioni specifiche, il piano affronterà diverse sfide, tra cui la promozione di energie rinnovabili, la tutela della biodiversità, la gestione dei rifiuti, l’efficienza energetica e molte altre.
“Verrà promossa una consultazione vasta, chiedendo la partecipazione dei cittadini e delle associazioni, perché riteniamo fondamentale la loro partecipazione quali attori fondamentali per la transizione ecologica.
Inoltre, si garantirà l’accesso alle informazioni ambientali in conformità con il principio di tutela preventiva dell’ambiente.
Inoltre, verrà istituito il Comitato Scientifico per la Transizione Ecologica della Regione Basilicata al fine di assicurare il coordinamento con gli sviluppi scientifici nel campo della transizione ecologica, che avrà un ruolo consultivo e propulsivo nella programmazione, attuazione e monitoraggio del PRTE, fornendo supporto scientifico per lo sviluppo di tecnologie applicabili, promuovendo le comunità energetiche rinnovabili e monitorando il raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica.”
Il consigliere Sileo ha parlato di “un lungo percorso tematico che trova oggi rappresentazione tangibile, intrapreso dai consiglieri sottoscrittori delle due proposte di legge.
Un insieme di linee guida delle quali mi sento e sono ampiamente partecipe, avendo già affrontato, anche in qualità di presidente della quarta Commissione, temi pregnanti quali la promozione del benessere e della salute, ricordo la mia iniziativa legislativa sulle ‘Palestre della salute’ che condivide le stesse finalità e simili argomentazioni con la Dieta mediterranea, così come le tematiche relative alla promozione del territorio dal punto di vista socio- culturale con la ferma volontà di creare le “Comunità energetiche”, altra iniziativa legislativa di cui sono la prima firmataria, che ben si associa alla proposta di legge presentata oggi sul Piano Regionale per la Transizione Ecologica.
Abbiamo riscontrato unanimità di vedute sul concetto che vede la messa in campo di nuovi cammini per la transizione energetica attraverso formule diverse che portino ad una nuova economia diversificata nelle sue accezioni e riscontri e, soprattutto, che arrechi benefici a tutte le fasce della popolazione.
Un necessario riferimento alla produzione di idrocarburi che vede la Basilicata impegnata in prima linea.
Percorsi produttivi che ci vedono impegnati nell’obiettivo comune che è quello del bene vitale dei cittadini lucani, invogliando il Consiglio regionale verso percorsi moderati tesi a produrre obiettivi concreti in un futuro politico non lontano, accendendo il confronto politico”.
Il consigliere Baldassarre ha fatto riferimento all’empatia tra i consiglieri che ha portato alla stesura delle due proposte di legge.
“Perché adesso?”, questo il suo quesito, al quale ha risposto facendo riferimento “alla giusta ed opportuna presa di coscienza, nel corso dei lavori legislativi e attraverso percorsi politici non eguali, che non hanno evitato, comunque, di far scattare il cosiddetto ‘amore di ufficio’ che dovrà portare a risultati ottimali per il governo regionale e l’intero territorio.
Fondamentale che questo accada dopo le determinazioni della Giunta.
Lo dico per evidenziare che non si vuole andare ad incidere negativamente sulle decisioni del governo regionale, ma a fornire contributi finora non dati per ottimizzare l’azione legislativa nel segno di uno sviluppo concreto e di una riconversione socio-economica che porti ad una Basilicata proiettata a pieno titolo nel futuro”.