Oggi si festeggia la Madonna della Neve, protettrice di alcune città lucane.
Solitamente sono tre giorni di festa ad Atella in onore della Vergine tanto amata dalla comunità, la cui devozione affonda le sue radici in tempi antichi.
Secondo alcuni, la festa risale al 1496, quando gli abitanti del centro angioino, per celebrare la fine del lungo assedio ad opera di Gilberto Borbone, iniziato il 23 Giugno e terminato i primi di Agosto, scelsero come Protettrice di Atella la Madonna della Neve.
Altri, invece, riportano l’inizio del culto alla fine di una terribile pestilenza avvenuta agli inizi del ‘600.
Ancora oggi, una sosta immancabile del quadro della Madonna, condotto in processione, si fa nel luogo detto “u’ Turc”, dove, secondo tradizione, sorgeva il lazzaretto.
Anche a Melfi oggi ricorrono i festeggiamenti in onore di Maria Santissima della Neve.
La chiesa cittadina a lei dedicata porta il nome di Santa Maria ad Nives ed è situata nel centro storico, in una strada un tempo vivacizzata dal passeggio serale.
La struttura fu costruita nel 1570 da Giorgino Lapazzaia, albanese che, in linea con l’editto per la ripopolazione della città dopo la peste, giunse nel borgo federiciano nel 1534, al seguito di una colonia guidata dal capitano Chiucchiera (da cui prende il nome il rione Chiuchiari).
Il titolo di Madonna della Neve risale al IV secolo dopo Cristo ed è legato alla nascita della Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma.
Secondo la tradizione, nel 352, sotto il pontificato di Papa Liberio, il patrizio romano Giovanni e sua moglie, non riuscendo ad avere figli, decisero di spendere i loro averi per la costruzione di una Chiesa dedicata alla Santa Vergine.
La Madonna apprezzò il gesto e, la notte fra il 4 e il 5 Agosto, indicò loro, in sogno, il luogo in cui avrebbe dovuto sorgere la chiesa: il Colle Esquilino.
La mattina seguente, i coniugi si recarono dal Papa per trasmettergli il messaggio della Vergine, scoprendo che egli stesso ne conosceva il contenuto, avendo fatto il loro stesso sogno.
Giunti insieme al Colle designato, lo trovarono coperto di neve, nonostante fosse piena estate.
Da allora, il culto della Madonna della Neve si diffuse rapidamente.