Questa mattina il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, ha effettuato un sopralluogo a sorpresa ai cantieri presenti nella città di Matera.
L’esito dei controlli non risulta positivo e il Ministro lo fa sapere tramite una nota:
“Questa mattina sono stata a Matera per una visita a sorpresa, senza preavviso.
Volevo vedere come stanno procedendo i lavori dei cantieri per Matera 2019 Capitale Europea della Cultura.
Quando mi sono insediata a giugno ho riscontrato un fortissimo ritardo nei lavori per tutte le opere previste, e purtroppo questo ritardo permane, anche se siamo riusciti a dare una buona accelerata.”
Non si è fatta attendere la risposta del consigliere regionale Paolo Castelluccio, che dichiara:
“Non è certamente con i blitz ad effetto e da ‘forza militare’ più che politica, come quello (l’ennesimo) che ha effettuato a Matera il ministro del sud Barbara Lezzi, che si risolvono i tanti problemi che si presentano alla vigilia dell’avvio del programma di iniziative per Matera Capitale Europea della Cultura.
In verità il ministro cinquestelle ci aveva già abituati nei mesi scorsi alle sceneggiate ad effetto con la mania di fare il capocantiere per verificare lo stato dei lavori di alcune opere pubbliche e scaricare ogni responsabilità dei ritardi su Comune e Fondazione.
A chi come me non è mai stato tenero nei giudizi sull’operato di questi ultimi anni dell’amministrazione comunale come della Fondazione e aggiungo della Regione però è il metodo della Lezzi che non piace.
Esercitare il ruolo istituzionale e non politico richiede infatti altri metodi rispetto a visite notturne e al rifiuto di interlocuzione con le altre istituzioni locali, le forze politiche e sociali, quelle imprenditoriali che puntano sull’evento per far crescere l’economia locale.
Sono curioso infatti di capire cosa ha prodotto questo blitz notturno e cosa farà adesso il ministro continuando su questa strada. E dubito molto che questo comportamento possa produrre voti al M5s.
In questa fase c’è bisogno di un coordinamento efficace e di cooperazione vera se si vogliono risolvere le questioni appese, recuperare il tempo perduto e garantire almeno servizi di accoglienza adeguati”.