Con l’invio del dossier al ministero della Cultura, la città di Bernalda ha intrapreso ufficialmente il cammino della candidatura a Capitale italiana della cultura per il 2026.
Un percorso complesso e avvincente, che ha visto la città di Pitagora allearsi con altri nove centri del Metapontino, al fine di valorizzare e promuovere le tipicità di un territorio contraddistinto da un tratto culturale comune e prestigioso.
Così Craco, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Nova Siri, Pisticci, Policoro, Rotondella, Scanzano Jonico e Tursi hanno unito le forze per la prima volta nella storia della Basilicata, verso il traguardo in cui il sindaco di Bernalda, Domenico Tataranno, e l’Amministrazione comunale tutta stanno concentrando energie e relazioni.
Il progetto con un budget di circa 6 milioni di euro e la stesura del dossier, seguita a sopralluoghi e studi approfonditi sui punti di forza del territorio magnogreco, sono stati affidati al team di professionisti della Fondazione “MeNO”, che con il suo presidente, Roberto Albergoni, e il direttore artistico, Andrea Cusumano, ha coordinato il lavoro di co-progettazione con le istituzioni e le comunità dei dieci partner.
Albergoni ha già fatto conquistare il titolo a Palermo nel 2018 e Agrigento per il 2025.
Il titolo del dossier “Ascolto, Mondo, Conoscenza e Mistero”, è emerso come elemento cardine della narrazione del territorio: dalle sue bellezze culturali e paesaggistiche, alla storia gloriosa fino alla creatività contemporanea.
Il programma culturale prevede 76 interventi nei 12 mesi del 2026 e azioni preliminari a partire già dal 2024.
Come indica il titolo, i progetti sono articolati in tre ambiti concettuali: Ascolto del mondo, della conoscenza e del mistero.
Il contributo di pensiero degli artisti internazionali coinvolti nella progettazione, oltre ad artisti e operatori residenti, ha arricchito di esperienze e riflessioni il dossier, che è già espressione di questa contaminazione.
Il consiglio comunale di Bernalda e le Giunte degli altri 9 Comuni, hanno già approvato lo statuto della futura Fondazione “Magna Grecia Lucana”, soggetto attuatore del programma strategico culturale contenuto nel dossier e di Bernalda Capitale italiana della cultura 2026 in caso di vittoria.
Il percorso di avvicinamento prevede un’istruttoria del ministero che dovrebbe concludersi a metà dicembre 2023, con la stesura della short list di dieci città candidate, che rappresenta il primo importante traguardo da raggiungere prima della proclamazione, prevista per marzo 2024, quando in caso di vittoria inizierà il lungo percorso di avvicinamento all’anno da Capitale italiana della cultura.
Così il sindaco Tataranno:
“La candidatura è stata un processo entusiasmante di confronto tra Comuni e cittadini, che desidero ringraziare per i loro contributi e per l’entusiasmo.
Siamo certi di avere fatto un buon lavoro.
La consegna del dossier è solo il punto di partenza, per l’avvio di attività e progetti che daranno impulso culturale ed economico al nostro territorio“.
Il dossier sarà illustrato alla stampa e ai cittadini del Metapontino nella prima decade di ottobre, con due distinti incontri pubblici.