In queste settimane è esploso in tutta Italia il caso del caro alloggi per gli studenti universitari nelle città, e Matera purtroppo non fa eccezione.
Il sindaco, Domenico Bennardi, è preoccupato per questa situazione, considerando la vocazione universitaria della città dei Sassi, e lancia un appello alla Regione Basilicata affinché si trovino soluzioni adeguate, considerando le proposte dell’Amministrazione comunale per la conversione di edifici pubblici a Studentato.
Tutti progetti realizzabili, purché la Regione finanzi riqualificazione e gestione.
Spiega Bennardi:
“La mia preoccupazione nasce anche dal fatto che una città come Matera deve essere in grado di offrire alloggi agli studenti, come condizione indispensabile anche per la sopravvivenza delle sue facoltà universitarie.
Da troppo tempo i lavori per lo Studentato segnano il passo, la Regione potrebbe spingere per l’opportuna e necessaria ripartenza.
Da parte nostra, c’è stata e c’è la massima disponibilità nel mettere a disposizione locali idonei, che però poi il Comune non può ristrutturare e gestire con le sue esigue risorse di bilancio.
In questo la Regione Basilicata è stata sensibilizzata, come ad esempio nel caso della nostra proposta di riqualificare l’ex edificio scolastico della ‘Alessandro Volta’ per convertirlo in Studentato.
Si potrebbe fare magari candidando l’intervento ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr); noi abbiamo formalizzato una proposta alla Regione, ma non ne abbiamo saputo più nulla.
In città ci sono anche altri edifici utili allo scopo ma è la Regione ad avere le competenze (università), con l’accesso a risorse proprie o esterne per realizzare gli interventi, che il Comune propone”.
I giovani studenti universitari che stanno protestando in tutta Italia chiedono questo, ovvero finanziamenti per Studentati pubblici, affitti, borse di studio, salute mentale e caro libri.
Conclude Bennardi:
“L’istruzione non può e non deve diventare un bene di lusso riservato a pochi.
Da una recentissima ricerca di Osservatorio ‘Futura’, emergono numeri allarmanti per i nostri giovani, e quindi per il futuro del nostro Paese: il 54% degli intervistati è in difficoltà economica.
Solo il 10% crede che il diritto allo studio sia garantito.
Per il 90% dei partecipanti, il supporto finanziario dei genitori è essenziale per continuare gli studi.
Dietro queste percentuali, non dimentichiamo mai che ci sono delle persone, i nostri giovani”.