Turismo delle radici: a Matera un evento nazionale! I dettagli

“Il turismo ambientale ed esperienziale come cifra di un piano di rilancio del settore e di rilancio economico della Basilicata.

È stato il cuore di una conversazione promossa dall’Udc di Basilicata alla presenza del segretario nazionale Lorenzo Cesa e dei dirigenti territoriali Agatino Mancusi e Carmela Iannella.

Proprio il Comune di Castelsaraceno rappresenta un esempio di una valorizzazione possibile e riuscita, con il suo ponte tibetano che ha esercitato un potente fattore attrattivo con numeri di sicuro valore: 42 mila ingressi nel periodo Agosto 2021 – Agosto 23; 28 nuove partite iva; un volume di affari pari a 4 Milioni di euro come ha riferito il sindaco Rocco Rosano” .

Lo ha detto l’assessore all’Ambiente, Energia e Territorio della Regione Basilicata, Cosimo Latronico.

Ha aggiunto Latronico:

“La Regione Basilicata ha creduto alla strategia della valorizzazione dei borghi e dei paesi aggiungendo circa 20 milioni di risorse regionali ai 20 milioni finanziati dal Pnrr borghi che ha scelto il progetto dei laghi di Monticchio.

Nell’insieme una strategia che interessa decine di borghi lucani che saranno chiamati ad attuare, da subito, progetti di rivitalizzazione materiale ed immateriale con un decisivo coinvolgimento degli attori locali che saranno la vera scommessa di uno sviluppo effettivo e duraturo.

Il turismo ambientale ha i suoi punti di forza nella dotazione del territorio regionale: 2 parchi nazionali e 3 regionali che da soli sono una potente infrastruttura attrattiva .

E dei numerosi borghi e paesi che rappresentano la forza di accoglienza delle famiglie e delle comunità lucane con la loro storia, i loro saperi e le loro tradizioni.

Il turismo delle radici sarà la prossima strategia che si sta allestendo con un evento nazionale promosso dalla regione a Matera per richiamare l’attenzione degli operatori e dei player sul fascino dei nostri paesi e delle loro comunità .

È una apertura ai lucani di seconda e di terza generazione che sono migliaia in tutto il mondo e che vivono una struggente passione per conoscere e valorizzare la terra dei padri e dei nonni.

Ci sono tante testimonianze di questa attrazione verso la Basilicata nell’esempio di stranieri che sempre più di frequente acquistano terreni ed immobili nei paesi lucani per progetti di trasformazione turistica ed agricola .

Naturalmente il turismo è il settore che più di ogni altro ha bisogno di una trasversalità di azioni e di competenze per riuscire nella sua funzione di essere un comparto economico che partendo dalle emergenze ambientali e culturali riesca a sviluppare economie e lavori per le famiglie lucane”.